Benzina e gasolio alle stelle, cifre mai viste prima. La politica fa pressioni sul ministro per la Transizione ecologica Roberto Cingolani, perché riferisca in Parlamento sulle sue dichiarazioni di sabato scorso, in merito all’aumento vertiginoso del prezzo dei carburanti. Il presidente del Consiglio Mario Draghi, dal canto suo, cerca di correre ai ripari, in soccorso del proprio ministro, varando un nuovo pacchetto energia per contenere il caro-bollette. L’esecutivo è al lavoro per mettere a punto un decreto che consenta di rateizzare e calmierare i prezzi. Stando al «Corriere della Sera» il premier è pronto anche ad un taglio delle accise su benzina e gasolio per avere un risparmio immediato del 10 per cento.
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Aumento della benzina, i partiti in pressing sul governo
Sull’aumento del prezzo della benzina e sulla crisi energetica si sono espressi in queste ora i leader dei principali partiti. Tra i primi ad intervenire Silvio Berlusconi di Forza Italia: “Ho chiesto con una interrogazione alla Commissione europea se intende inserire un’aliquota massima di accisa da applicare a ogni Stato membro, quali misure intende adottare per compensare gli Stati membri più colpiti dalle mancate importazioni petrolifere dalla Russia e se intende adottare un meccanismo unico europeo di negoziazione delle principali materie prime”. “Serve un tetto al costo dell’energia e della benzina”, ha sottolineato il leader di Italia Viva Matteo Renzi. “Siamo in un’economia di guerra”, ha rimarcato l’ex sindaco di Firenze.
Le proposte sul tavolo di Draghi
Chi teme gravi cadute sull’economia del nostro Paese, già vessata da un’emergenza pandemica senza precedenti, il MoVimento 5 stelle. “Il governo deve immediatamente imbastire un pacchetto di interventi per porre un freno all’innalzamento spropositato delle tariffe dei carburanti. Il paese rischia la paralisi: la situazione è fuori controllo. E riteniamo che le parole del ministro Cingolani sulla bolla speculativa richiedano il massimo sforzo”, le parole in una nota dei membri del comitato Trasporti del M5s. “Bolla che oltretutto appare assolutamente ingiustificata. Visto che la domanda non è aumentata e l’offerta non è affatto diminuita, anzi. Quindi bisogna agire in primis su una rimodulazione delle accise e su un ricalcolo dell’Iva”. Per i grillini è necessario inoltre agire anche sui produttori che in queste settimane stanno accumulando extra-profitti mai visti. In che modo? “Con la creazione di un fondo ad hoc per sostenere in primis gli autotrasportatori, e a seguire tutte le imprese e le famiglie strette nella morsa del caro-carburanti”.
Aumento della benzina: come contenere gli effetti dei rincari
La Lega “chiede al Governo di intervenire con urgenza scegliendo tra due misure temporanee: la non applicazione dell’accisa oppure l’introduzione di un’aliquota IVA ridotta sul carburante fino al ripristino del livello dei prezzi medi comparabili con quelli dell’ultimo trimestre dell’anno 2019, come già operato per il gas per usi civili e industriali. In questo modo si può consentire una tenuta del sistema economico dell’intero Paese durante un periodo di profonda crisi ed instabilità internazionale”. Il leader del Carroccio Matteo Salvini nel corso della giornata di ieri ha detto: “In settimana la Lega si aspetta che il governo, come hanno fatto altri in Europa, blocchi per un periodo di tempo le accise e l’Iva su benzina, luce e gas, perché ormai i costi per le famiglie, laboratori e imprese sono insostenibili”. Leggi anche l’articolo —> Rincari, la denuncia di Tabarelli: «Lo Stato incassa 4,5 miliardi di Iva dai carburanti»