Dal 1° maggio in Italia non sarà più obbligatorio indossare le mascherine al chiuso. Una novità che riguarda pure la scuola. In linea teorica anche i professori, il personale Ata e gli alunni non saranno più tenuti ad indossarla in classe. Ma non sarebbe certo la prima volta che per la scuola si decida diversamente, con disposizioni particolari. In merito, si attendono chiarimenti del ministro Bianchi, che per ora però non si è sbilanciato. Sulla decisione si dividono gli esperti: per alcuni bisognerebbe prolungare l’obbligo di qualche mese; per altri è tempo di dire addio alle mascherine.
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Mascherine al chiuso, addio dal primo maggio per le scuole? Gli esperti divisi
«Il Governo italiano si sta muovendo seguendo l’andamento dei contagi, guarda le evidenze e cerca di dare conforto dove e quando può ai cittadini applicando sostanzialmente norme di buon senso. Ma, per essere chiari, se pensiamo che il virus non c’è più e abbandoniamo le buone pratiche di igiene seguite in questi anni, allora corriamo un rischio enorme. La mia non è una previsione difficile. Guardate cosa sta accadendo in quei Paesi dove hanno pensato conclusa definitivamente l’era delle mascherine». Così Walter Ricciardi, consulente del ministro Speranza, docente di Igiene Pubblica in Cattolica e direttore scientifico degli Istituti Clinici “Maugeri”, tra coloro che invitano alla prudenza. Per il professore andrebbero tenute le mascherine «almeno fino a giugno», avvertendo che «se si tolgono a maggio, ci sarà una risalita il cui picco è prevedibile proprio tra giugno e luglio».
Ricciardi: «Il virus è ancora pandemico»
«Il virus è ancora pandemico. In alcune parti del mondo è ancora pericolosissimo, come Hong Kong, e alcune regioni cinesi. Se ne sono accorti anche in alcuni Paesi europei. In Gran Bretagna, Austria, Germania, Olanda, paesi dove sono saltate tutte o quasi le precauzioni che avevamo assunto durante le prime terribili ondate, la situazione è tornata a essere pesante. E probabilmente tra qualche settimana anche la Francia si troverà di fronte a conti nuovamente salati. Dobbiamo prestare molta attenzione, soprattutto per le persone non vaccinate», ha rimarcato Ricciardi.
Mascherine al chiuso, le ultime notizie
«Ho sempre detto che la pandemia non è finita. Abbiamo strumenti per gestirla in maniera diversa e il dato delle vaccinazioni è molto incoraggiante. Ma non dobbiamo abbassare la guardia, dobbiamo continuare ad avere un’attenzione in modo particolare sull’utilizzo delle mascherine al chiuso e poi continuare a fare le terze dosi e anche le prime per chi non si è ancora vaccinato», ha dichiarato il ministro della Salute Roberto Speranza. Prudente anche il presidente della Fondazione Gambe Nino Cartabellotta: «Sino a quando la circolazione del virus rimarrà così elevata, ritengo personalmente una follia abolire l’obbligo di mascherina al chiuso».
Di parere opposto Massimo Clementi, direttore dei laboratori di Microbiologia e virologia dell’Ospedale San Raffaele di Milano: «Sono protezioni importanti in alcuni ambiti, trasporti, ospedali. A scuola le toglierei. Se c’è una circolazione del virus che non dà patologie, ben venga, vuol dire immunizzare naturalmente i ragazzi dal virus». Leggi anche l’articolo —> Aumento contagi in Italia, spunta nuovo disturbo legato al Covid: «Molto doloroso»