Il velivolo, un Pilatus PC-12, era di proprietà di Dan Petrescu, uno degli uomini più ricchi della Romania. Il volo è durato appena tre minuti, poi lo schianto fatale a San Donato Milanese. L’ipotesi per ora più accreditate sono quelle di stallo o disorientamento spaziale del pilota. Lo schianto alle 13.07 di ieri, ad appena tre minuti dal decollo all’aeroporto di Milano Linate.
Il Pilatus Pc-12 diretto a Olbia ha iniziato non solo a discostarsi dalla rotta prestabilita, ma anche ad inviare parametri anomali per chi li ha visti. «Perché avete deviato? Per evitare una turbolenza?», sembra abbiano chiesto gli uomini-radar del Centro di controllo d’area di Linate che si occupa del traffico nei cieli del Nord-Ovest dell’Italia. Ora però si indaga sull’ultimo messaggio ricevuto dal pilota del velivolo, che a quanto pare sarebbe stato rivelato a Fanpage.it.
Aereo caduto a Milano, pm Siciliano: “Nessun messaggio dal pilota”
“Nessun ultimo messaggio. L’unica segnalazione è quella della torre di un cambio di rotta e basta”: a dirlo a Fanpage.it è il pubblico ministero della Procura di Milano, Tiziana Siciliano, che ha aperto un’inchiesta per disastro colposo relativamente allo schianto dell’aereo contro un palazzo di San Donato Milanese che ha provocato la morte di otto persone. Toccherà agli investigatori dell’Agenzia nazionale per la sicurezza del volo chiarire l’esatto motivo dell’aereo caduto a Milano. Sempre due esperti consultati dal «Corriere» spiegano che il motore si potrebbe essere «piantato». Ad ogni modo non si può scartare l’ipotesi di un malore dell’imprenditore di origini rumene alla guida del velivolo.
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