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Air Italy in liquidazione, 1500 lavoratori a rischio: «Ennesimo atto predatorio, il governo sapeva»

11/02/2020 18:52

Air Italy andrà in liquidazione. La compagnia aerea nata dalle ceneri di Meridiana e controllata da Qatar Airways e dalla Alisarda dell’Aga Khan, mette a terra tutti gli aerei. Le perdite ammontano ad oltre 200 milioni e l’assemblea dei soci della holding che controlla la compagnia, AQA Holding Spa, ha deliberato stamattina lo stop ai voli e la messa in liquidazione della società. I passeggeri a terra verranno “riprotetti” con altri voli, anche se non è ancora chiaro il piano. Grandissima preoccupazione, invece, per i 1500 dipendenti della compagnia.

air italy in liquidazione

Air Italy in liquidazione: la lettera ai dipendenti

Il piano industriale di Air Italy prevedeva un sostanziale pareggio nel 2019. Invece, il risultato è peggiorato rispetto al 2018 e si parla di una previsione di perdita superiore ai 200 milioni. “E’ con profondo rammarico che devo informarvi tempestivamente con questa lettera in merito a quanto deliberato questa mattina dalla nostra holding company AQA Holding Spa nel corso dell’Assemblea degli Azionisti di Air Italy”. E’ l’incipit  della lettera inviata ai dipendenti dal presidente di Air Italy, Roberto Spada. “Gli azionisti della holding, Alisarda e Qatar Airways, hanno deliberato in modo unanime di avviare la liquidazione in bonis di Air Italy che prevede il pagamento di tutti i dipendenti e dei creditori. Come noto gli azionisti, hanno continuato ad investire, fino a poche settimane fa, le risorse necessarie per assicurare e supportare le attività dell’azienda”.

 

Air Italy, la Cgil: «Ennesimo atto predatorio»

Duro il commento della Cgil, che accusa il governo Conte di non aver mosso un dito sulla vicenda. «Assistiamo alla messa in liquidazione nel totale silenzio e nell’indifferenza del Ministero della Sviluppo Economico e del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti», afferma il segretario nazionale della Filt Cgil Fabrizio Cuscito. «Apprendiamo solo adesso di una tardiva convocazione dell’azienda da parte ministeriale –  aggiunge – di fronte allo spettro del blocco dell’attività ci saremmo aspettati azioni ben più incisive da parte dei ministeri che erano stati informati da settimane attraverso le nostre denunce».

«Non permetteremo – denuncia il segretario nazionale della Filt Cgil – che 1500 lavoratori vengano messi per strada nell’indifferenza di tutte le istituzioni. La messa in liquidazione di Air Italy è l’ennesimo atto predatorio da parte di imprese straniere nei confronti del lavoro nel nostro paese. Ci auguriamo inoltre – afferma Cuscito – che la giustizia italiana faccia chiarezza sulla gestione delle risorse di Air Italy che a fronte dell’ennesimo sacrificio posto in essere dai lavoratori negli ultimi anni ha sperperato tutte la risorse».

«Occorre a questo punto un’azione immediata per fermare questo grave
atto irresponsabile ed un segnale di vita da parte dei ministeri competenti che impediscano il disastro occupazionale che sta avvenendo nel trasporto aereo. Ci mobiliteremo – annuncia infine il dirigente nazionale della Filt – con ogni tipo di azione, consentita dalla legge, perché i posti di lavoro siano tutelati, a cominciare dallo sciopero nazionale del settore del 25 febbraio, a cui ne seguiranno altri se la situazione non dovesse migliorare». >> Tutte le notizie dall’Italia