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Chi è Alberto Gerli l’ingegnere (ex Cts) che ha sbagliato tutte le previsioni sul Covid

18/03/2021 17:07 - Aggiornamento 18/03/2021 18:25

Sul suo profilo Twitter Alberto Gerli si presenta come “inventore”, “startupper” e “imprenditore”. Da qualche giorno è diventato membro del nuovo Comitato Tecnico Scientifico (Cts) varato dal nuovo capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio. Una nomina che ha fatto storcere il naso ad alcuni, che ritengono il 40enne appassionato di bridge inadatto per quel determinato ruolo. Cosa può saperne di pandemie? Cerchiamo di vederci chiaro…

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Alberto gerli

Chi è Alberto Gerli l’ingegnere nel Cts che ha sbagliato tutte le previsioni sul Covid

Comunità scientifica in rivolta per la nomina in quota Lega di Alberto Gerli nel nuovo Comitato Tecnico Scientifico (Cts). Autore di un presunto “modello predittivo” dell’andamento della pandemia, finora si sarebbe distinto per non aver “azzeccato” neppure una previsione sull’emergenza Covid. Un sistema noto ai più come la “teoria dei 17 giorni”, rivelatasi fallimentare. Ma non solo: Gerli ha erroneamente predetto, tra le tante, il crollo delle positività in Lombardia a marzo e il Veneto prossimo alla zona bianca. A mettere in fila come soldatini tutti i suoi scivoloni “Repubblica”. Sviste, tra l’altro, pubblicate con non poca convinzione sul suo canale YouTube Data & Tonic.

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“Repubblica” mette in fila tutte le sviste del 40enne appassionato di bridge

«”Il lockdown non serve più a nulla”, esordì poco dopo l’inizio della prima zona rossa in Lombardia. Gerli sosteneva infatti che l’ondata di coronavirus sarebbe durata 40 giorni e che il suo andamento sarebbe dipeso unicamente da ciò che accade dopo i primi 17. Passati quelli – diceva l’ingegner Gerli – qualsiasi fossero le misure messe in campo, l’epidemia avrebbe fatto il suo corso. Ora, al di là purtroppo di quello che ci ha insegnato la cronaca, nessuno scienziato ha mai capito il perché di quei 17 giorni», si legge sul giornale diretto da Maurizio Molinari.

Alberto Gerli è una figura molto apprezzata dai fedelissimi che sostengono Matteo Salvini, il quale si è sempre mostrato sempre favorevole alle riaperture di attività come bar e ristoranti, nonostante l’emergenza sanitaria. C’è poco da stupirsi… Il ricercatore dell’Ispi, Matteo Villa, sul suo profilo Twitter ha spiegato per filo e per segno perché il modello Gerli non ha valore scientifico: “Quello per cui dopo 17 giorni di misure la pandemia farà il suo corso, non servono misure più forti e in 40 giorni le infezioni “si sgonfiano da sole”. Mettetevi comodi, è una storia bellissima”. Leggi anche l’articolo —> Bergamo, Paolo Fresu ricorda le vittime del Covid con la sua tromba: «È una musica silenziosa, una voce dell’anima»

Alberto Gerli ha rinunciato all’incarico

Ed è di questi minuti la notizia che Alberto Gerli, uno dei 12 membri nominati nel nuovo Comitato tecnico scientifico (Cts) del governo, ha rinunciato all’incarico. Ad annunciarlo è stato il Dipartimento della Protezione civile che con un’ordinanza lo aveva nominato martedì scorso. «A seguito delle inattese e sorprendenti polemiche esplose all’indomani della mia nomina a componente del Comitato Tecnico Scientifico, ho ritenuto opportuno rinunciare al mio incarico così da evitare al Cts e alle istituzioni in generale ulteriori, inutili ostacoli e distrazioni rispetto alle importanti e difficili decisioni che sono chiamati a prendere in un momento tanto delicato per il Paese», ha spiegato Gerli in una nota. E ancora: «Ringrazio la Presidenza del Consiglio per la nomina, di cui mi ritengo onorato, e grazie alla quale avrei potuto dare il mio contributo al servizio del Paese. Rimango convinto della bontà dei dati che ho contribuito a sviluppare e del fatto che possano costituire un utile elemento di analisi nella gestione della pandemia. Per tale ragione, continuerò con ancora più energia a lavorare e ad aggiornare i modelli, con l’aiuto degli scienziati con cui ho collaborato sin dai primissimi giorni della pandemia in Italia». 

 

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