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Alberto Sordi, Paola Comin ricorda: «L’irrinunciabile pennichella in pigiama»

14/06/2020 09:52 - Aggiornamento 14/06/2020 10:51

Il 15 giugno 2020 ricorre il centenario della nascita dell’attore italiano Alberto Sordi. Fra i più importanti attori del cinema italiano con circa 200 film, è considerato uno dei più grandi interpreti della commedia all’italiana e uno dei massimi esponenti della romanità cinematografica. Per ricordarlo nel giorno del suo compleanno, Paola Comin, addetta stampa degli ultimi dieci anni di vita dell’artista, ha rilasciato una lunga intervista all’AGI. Tantissimi sono stati i temi trattati e gli episodi raccontati legati alla vita di Alberto Sordi. La Comin ha ricordato il momento in cui si sono conosciuti e anche le tante abitudini del grande attore come la famosa pennichella dopo pranzo.

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Alberto Sordi pennichella

Alberto Sordi e l’irrinunciabile pennichella

L’attore italiano aveva un’abitudine tutta sua, alla quale non rinunciava per nessun motivo. Ogni giorno dopo i pasti Alberto Sordi si faceva la sua pennichella. Paola Comin, addetta stampa dell’artista, durante una lunga intervista all’AGI, ha dichiarato: «Perché per la sua irrinunciabile pennichella quotidiana, rigorosamente in pigiama, l’attore voleva il buio assoluto». Poi la Comin ha ricordato anche il loro primo incontro nel 1993 avvenuto per l’Umbria fiction tv festival: «Telefonai alla sua addetta stampa storica Maria Ruhle, le spiegai che il Festival voleva omaggiarlo con un premio alla carriera, lei mi invitò a casa sua, per parlarne direttamente con lui […] Alberto mi accolse con una gran risata, mi sembrò di conoscerlo da sempre».

Eredità Alberto Sordi news Domenica Live

Tante curiosità sull’attore romano

Alla domanda su come fosse Alberto Sordi a tavola all’estero, Paola Comin all’AGI ha raccontato: «Lui era appassionato di cucina italiana, mediterranea e si accontentava anche di una mozzarella, mentre rifiutava il pesce perché aveva orrore delle spine, evitava la carne dopo il caso “mucca pazza” e da sempre, anche i funghi». Poi la Comin ha concluso dicendo: «Quando ho iniziato a viaggiare con Sordi ero giovane e sposata, ma la Rhule mi rassicurò: “Alberto è una persona rispettosissima, non confonderà mai lavoro e sentimenti”. Non si è mai sposato perché diceva che il suo lavoro non gli avrebbe mai permesso di essere un padre attento. E lui amava fare bene tutto». >>Altri Gossip