«Mentre giravo “Elisa di Rivombrosa”, il mio fisico è andato in tilt. E non capivo perché». Così Alessandro Preziosi in un’intervista di qualche tempo fa ha raccontato di un suo importante problema di salute. «Sono sempre stato benissimo. Esatto, quella che si dice una salute di ferro. Nessun problema particolare,il giusto esercizio fisico e un’alimentazione corretta. Ma un giorno, all’improvviso, tutto è cambiato. Già, proprio tutto», ha spiegato il noto attore.
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Alessandro Preziosi e la malattia scoperta ai tempi di “Elisa di Rivombrosa”
Ad “Ok Salute e Benessere” Alessandro Preziosi ha parlato di un periodo difficile caratterizzato da qualche problema di carattere fisico: «È successo nel 2002, giusto durante le prime riprese di “Elisa di Rivombrosa”, la serie televisiva di Canale 5 che mi avrebbe fatto conoscere al grande pubblico e grazie alla quale mi sono innamorato di Vittoria Puccini. Di colpo ho cominciato a sentirmi debole, ad avere febbre e mal di testa. Sembravano i sintomi dell’influenza. Soltanto che il mercurio del termometro non scendeva mai… Fra l’altro, ero costretto a girare sul set, in piena estate, con costumi d’epoca pesanti. Faceva caldo e io sudavo freddo. Una fatica enorme. Sospendere le riprese? Non ci pensavo nemmeno: non volevo assolutamente cedere alla debolezza», ha confidato l’attore. Preoccupato Preziosi è poi tornato a Napoli da sua madre («perché quando stai male hai voglia di un rifugio come ai tempi in cui eri bambino»). Dopo alcuni giorni si è recato a Roma e lì, all’ospedale Sant’Andrea, gli hanno fatto una lunga serie di analisi del sangue.
«È stata proprio una gran bella paura»
La diagnosi? «Brucellosi, una malattia di cui ignoravo perfino l’esistenza. Ho appreso che derivava da un’infezione alimentare. Forse avevo mangiato del cibo contaminato dal batterio che provoca quella malattia, credo qualche bella mozzarella fresca. E poi, certo, il disturbo mi ha messo ko in un momento di forte stress, quando le difese immunitarie erano abbassate», ha aggiunto Preziosi. «Ero dimagrito di 7 kg e sentivo una spossatezza profonda. Mi hanno curato con antibioticispecifici, sotto costante controllo medico. C’è voluto un mese perché i batteri scomparissero e la mia brucellosi passasse. Che cosa vi devo dire? È stata proprio una gran bella paura. A guarigione completa, però, ho considerato questa malattia quasi come una fortuna, o al meno come un segnale del destino, che mi ha portato a riflettere sui ritmi forsennati. Ho capito che non si può macinare lavoro su lavoro solo per restare sulla cresta dell’onda», ha concluso il bel partenopeo. Leggi anche l’articolo —> Alessandro Preziosi e il mistero della nuova fidanzata: chi è Costanza