Andrea Bocelli corregge il tiro: l’artista, nella bufera per le sue dichiarazioni al Senato sul Covid rilasciate nella giornata di ieri, ha risposto alle polemiche sul palco della Milanesiana con il filosofo Bernard-Henri Lévy. Il tenore toscano ha voluto soprattutto prendere le distanze da quanto poche ore prima aveva definito «un clima allarmistico», senza un motivo apparente, dal momento che nessuno di sua conoscenza era finito in terapia intensiva per il Coronavirus.
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Andrea Bocelli corregge il tiro dopo le polemiche: «Sono stato frainteso e vi spiego perché…»
«Succedono cose strane in questo Paese. Oggi ho fatto un intervento al Senato e mi hanno dato del negazionista. Che strano! Mi sono speso fin dal primo giorno con la Fondazione che porta il mio nome per aiutare chi era in difficoltà per il virus. Abbiamo cercato di recuperare subito quello che serviva, dai respiratori al resto», ha dichiarato Andrea Bocelli. «Poi sono venuto a Milano per fare da qui una preghiera. E per dimostrare che l’unica cosa di cui bisogna avere paura è la paura stessa. Ed è su questo aspetto che oggi al Senato sono stato frainteso. Grazie a Dio stasera lo stiamo dimostrando, siamo tutti qui insieme e anche abbastanza vicini l’un l’altro. E ci sono stati episodi nell’ultimo mese che ci hanno rassicurato su questo piano. Il Napoli dopo la vittoria della coppa Italia ha fatto il diavolo a quattro e non è successo niente. Quindi io sono un ottimista per natura e voglio sperare che da qui si voglia e si possa ripartire. Ripartire da dove sono rimasto l’ultima volta, al Duomo, da una preghiera», ha insistito l’artista.
Il tenore aveva dichiarato di aver avuto il Coronavirus lo scorso 26 maggio: la scelta di donare il plasma per la ricerca
Le parole di Andrea Bocelli a proposito dell’emergenza Covid avevano sorpreso fondamentalmente per due motivi: in primis perché lui stesso aveva voluto donare il plasma all’ospedale Cisanello di Pisa proprio per favorire la ricerca; in secondo luogo perché il cantante era stato tra i volti dello spettacolo più impegnati nella sensibilizzazione alla malattia e nella raccolta fondi. Soltanto il 26 maggio scorso Andrea Bocelli sui social aveva raccontato di aver avuto il Coronavirus, ma in forma lieve: «La pandemia che ha turbato il mondo ha coinvolto, seppure in modo lievissimo e pressoché asintomatico, anche la mia persona e alcuni membri della mia famiglia».
Il tenore aveva scelto di divulgare la notizia in un secondo momento e aveva deciso di ‘mettersi al servizio della scienza’. «Sono perfettamente guarito già prima della fine di marzo, oggi nuove priorità m impongono di rinunciare a quel riserbo che ho finora perseguito quale scelta di responsabilità. Ho immediatamente risposto “presente” alla possibilità di donare il sangue, per lo studio sulla cura del Covid. Un piccolo gesto ma irrinunciabile, con cui faccio la mia piccola parte», aveva affermato il 61enne toscano. leggi anche l’articolo —> Andrea Bocelli, Coronavirus: «Ho avuto il Covid-19, ora dono il plasma per la ricerca»