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Anelli (pres. Fnomceo): “No vax? Tra i medici il fenomeno è trascurabile”

05/01/2021 09:42 - Aggiornamento 05/01/2021 09:43

“No vax? Tra i medici il fenomeno è trascurabile, a livello generale invece è un grande problema. Contiamo che nel giro dei prossimi due mesi tutti i medici siano vaccinati”. Sono parole di Filippo Anelli, presidente della Federazione nazionale degli ordini dei medici, chirurghi e odontoiatri (Fnomceo), intervenuto questa mattina su Cusano Italia Tv.

medici no vax anelli

Medici no vax, secondo Anelli (Fnomceo) sono un problema trascurabile

“Per quanto riguarda i medici il fenomeno (no vax, ndr) è assolutamente trascurabile – ha affermato Anelli – I no vax invece sono un problema da sempre. Per noi i no vax rappresentano la negazione della medicina nel momento in cui il vaccino viene messo in discussione. Il vaccino è uno strumento potentissimo, che ha effetti collaterali trascurabili. Il problema riguarda anche la disinformazione circolata attraverso i social, faccio riferimento a quella fandonia sull’autismo collegata al vaccino e poi smentita da tutte le autorità scientifiche”.

Sulla vaccinazione degli odontoiatri. “Sicuramente i dentisti svolgono un’attività ad alto rischio. Nella prima fase di vaccinazione non sono stati compresi, abbiamo dovuto insistere col Ministero per allargare la vaccinazione anche a loro. Contiamo che nel giro dei prossimi due mesi tutti i medici siano vaccinati”.

I ritardi nelle vaccinazioni e la Lombardia

Sui ritardi nelle vaccinazioni Anelli sottolinea un aspetto tecnico finora trascurato. “Dobbiamo dire che abbiamo nelle mani un vaccino poco maneggevole, che prevede una sua complessità nella gestione. Poi c’è il problema dell’eccessiva burocratizzazione del nostro Paese. La questione principale è aumentare i punti di vaccinazione sul territorio. Medici e odontoiatri sono tutti disponibili a vaccinare”.

Sulla Lombardia invece l’opinione del presidente Fnomceo è “tranchant”. Anelli afferma che “il sistema territoriale in Lombardia non funziona. Per le vaccinazioni bisogna coinvolgere i medici sul territorio, bisogna avere un sistema dipartimentale di prevenzione che sia articolato sul territorio. Dobbiamo riflettere sul fatto che una sanità articolata in 21 sistemi diversi è una sanità difficilmente gestibile”.

E sull’impiego degli specializzandi per i vaccini dice: “E’ in atto una riflessione con i colleghi specializzandi. Sicuramente i medici sono tutti uguali, se fanno delle prestazioni hanno diritto ad una retribuzione. Io sto con gli specializzandi”. >> Le breaking news