Anniversario dell’unità d’Italia. L’Italia compie 160 anni. Era il 17 marzo del 1861 e a Torino le autorità dell’epoca proclamarono la nascita del Regno d’Italia. Vediamo insieme i passi che portarono alla nascita del nostro Paese.
17 marzo 2021: 160° anniversario dell’unità d’Italia
Oggi, mercoledì 17 marzo 2021, si celebra la “Giornata dell’Unità nazionale, della Costituzione, dell’Inno e della Bandiera”. Il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi ha voluto sottolineare l’importanza di questa ricorrenza. “Si richiama l’attenzione su questa importante celebrazione istituita come festività civile con la legge n. 222 del 23 novembre 2012, con “l’obiettivo di ricordare e promuovere i valori di cittadinanza, fondamento di una positiva convivenza civile, e di riaffermare e consolidare l’identità nazionale attraverso il ricordo e la memoria civica”.L’Inno d’Italia, il canto degli italiani scritto da Goffredo Mameli e musicato da Michele Novaro nel 1847, la bandiera d’Italia, conosciuta anche come il tricolore, tutta la storia che dal Risorgimento ha condotto il nostro Paese alla nascita della Repubblica e alla Costituzione, sono alcuni dei momenti da ricordare e commemorare in questa data.”
L’Italia prima dell’Unità
Prima dell’Unità d’Italia, il nostro paese era un mix di popoli molto diversi tra loro e dei quali ancora oggi noi italiani portiamo l’eredità dai lineamenti agli usi e costumi. Il territorio nazionale era diviso tra il dominio austriaco e dei Savoia a nord. Nel centro della penisola avevano preso vita vari ducati indipendenti quali il Granducato di Toscana e il ducato di Modena, oltre che il vasto e preponderante Stato della Chiesa. Al sud invece regnava incontrastato il regno dei Borboni.
Nella seconda metà del 1800 nacque tra gli intellettuali dell’epoca, quali Garibaldi, Mazzini e Cavour, un sentimento che portò poi alla creazione del Regno d’Italia. Una redenzione nazionale italiana. L’iniziativa nazionale ebbe vita sulla base della fraternità tra i popoli e non rivendicando alcuna egemonia, come al contrario aveva fatto la Francia. La lotta verso l’unità nazionale portò alla sconfitta della supremazia dei due grandi regni insediati da secoli nella penisola, di quella politica dell’Impero Asburgico e di quella spirituale della Chiesa cattolica.
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Unità d’italia: come nacque il nostro paese
Il nucleo forte del processo di unificazione avvenne nel biennio ‘59-’60 con una prima tappa che vede la cessione al Regno sardo della Lombardia austriaca. In seguito l’insurrezione e la conseguente annessione delle Legazioni Bologna e Emilia, del Granducato di Toscana, del Ducato di Modena, di Parma e Piacenza. Successivamente Giuseppe Garibaldi condusse una grande insurrezione, nota come “la spedizione dei mille” nel sud Italia che culminò con la conquista e l’annessione del Regno delle Due Sicilie. Infine l’esercito sardo-piemontese occupò le Marche e l’Umbria.
Nei primi mesi del 1861 il parlamento che aveva sede a Torino venne definito per la prima volta il Parlamento italiano. L’allora Presidente del Consiglio Camillo Benso, conte di Cavour, presentò al Senato un progetto di legge. Il 17 marzo il Parlamento proclamò il Regno d’Italia e Vittorio Emanuele II suo re. >>Tutte le notizie