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Astrazeneca, il contestato vaccino anti-Covid nell’inchiesta di “Report”

24/10/2021 11:59

Anticipazioni “Report” domani la trasmissione d’inchiesta giornalistica in onda in prima serata su Rai3 si occuperà del caso Astrazeneca, il più contestato tra i vaccini anti-Covid. Astrazeneca era il vaccino su cui l’Italia aveva deciso di puntare, ma ormai abbiamo smesso di usarlo, dopo aver
cambiato più volte le raccomandazioni di somministrazione. (Continua a leggere dopo la foto)

Anticipazioni "Report" domani

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Report, in onda lunedì 25 ottobre alle 21.20 su Rai3, proverà a comprendere quali errori sono stati commessi nella gestione della comunicazione su Astrazeneca. Chiarirà cosa sappiamo oggi degli inusuali e rari effetti avversi, qual è la bilancia rischi benefici e come è stata usata per guidare le scelte sulla salute pubblica. Per capirlo la giornalista Claudia Di Pasquale è andata in Germania, paese che a marzo 2021 ha fatto da apripista per la sospensione di Astrazeneca. Un passaggio anche in Inghilterra, dove è stato sviluppato questo vaccino.

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Spazio, poi, a un caso giudiziario nel quale a rimetterci sono stati i malati, i pellegrini, i volontari e fedeli di Lourdes. Il 4 ottobre scorso il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Roma ha rinviato a giudizio quattro persone e ne ha condannata una quinta a poco meno di due anni di reclusione. Le accuse vanno dall’appropriazione indebita al riciclaggio, ma quello che più colpisce sono le vittime: i tanti che, negli ultimi dieci anni, si sono affidati all’Unitalsi, la più importante associazione cattolica che da oltre un secolo organizza i viaggi dei malati nel Santuario francese.

I principali accusati sono Alessandro Pinna e Emanuele Trancalini, per anni presidenti della sezione romana di Unitalsi, rinviati a giudizio per aver distratto dalle casse dell’Associazione quasi 2 milioni di euro, parte dei quali, secondo l’accusa, sarebbero stati riutilizzati per acquistare una villa in Sardegna, attraverso centinaia di assegni girati su conti correnti di amici, parenti, collaboratori e complici.

Infine in Bassa Valle Stura, in provincia di Cuneo, dove ogni giorno circa mille tir attraversano il centro di alcuni comuni montani. La maggior parte di questi mezzi transita da e verso le Fonti di Vinadio, meglio conosciute come acqua Sant’Anna. Questo transito sta rendendo difficile la vivibilità in questi comuni per l’inquinamento acustico e ambientale. Un monitoraggio dell’Arpa ha paragonato la qualità dell’aria di uno dei comuni più colpiti da questo passaggio a quella di una città come Torino, tra le più inquinate d’Italia.