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Antonio Logli figlio, intercettazione inedita: parole ingannevoli per manipolarlo?

30/05/2020 18:23 - Aggiornamento 30/05/2020 18:32

Antonio Logli figlio: intercettazione inedita mentre i due parlavano in auto pochi mesi dopo la scomparsa di Roberta Ragusa. La pubblica in esclusiva il settimanale Giallo. Un comportamento e parole ingannevoli, quelle di Logli, atte a manipolare psicologicamente i figli, e che avrebbero sortito l’effetto sperato. Così li descrive il settimanale diretto da Andrea Biavardi.

Antonio Logli oggi gode infatti dell’appoggio incondizionato dei figli, Daniele e Alessia, che credono la madre se ne sia andata di casa, abbandonandoli in piena notte, e che il loro papà non le abbia torto un capello. Per la giustizia italiana invece l’uomo l’avrebbe assassinata e poi ne avrebbe distrutto il corpo, mai ritrovato.

Antonio Logli intercettazione inedita

Antonio Logli figlio, cosa diceva a Daniele

“Alcune interviste contengono cose inventate. Altre a mio favore non sono state mandate in onda”. Era il 13 ottobre 2012, padre e figlio si trovavano in auto e parlavano della vicenda di Roberta, scomparsa 9 mesi prima. Le intercettazioni agli atti dell’inchiesta, e di cui il settimanale Giallo è entrato in possesso, fanno parte del corollario di indizi che ha portato alla condanna definitiva a 20 di carcere per Logli. L’uomo, accusato di omicidio volontario e distruzione di cadavere, si è sempre professato innocente e già allora diceva al figlio: “La verità verrà fuori”. Parole inedite registrate, all’epoca delle indagini, da una microspia piazzata nell’auto di Antonio Logli, già sospettato di un possibile coinvolgimento nella sparizione della moglie 45enne.

Se nei primi mesi Daniele Logli era convinto che alla mamma fosse successo qualcosa di brutto, tanto da essere stato il primo a lanciare un appello social per chiedere aiuto, negli anni il ragazzo ha poi decisamente cambiato idea sui fatti. Come da lui stesso dichiarato in diverse interviste rilasciate a Quarto Grado, Daniele e la sorella Alessia, credono alla versione del padre. Ovvero che la loro madre si sia allontanata volontariamente da casa, in pigiama, la notte tra il 13 e 14 gennaio 2012, mentre entrambi dormivano.

Antonio Logli intercettazione inedita

“Dicono che sono un pedofilo”: gravi accuse di Logli ai giornalisti

Sul settimanale Giallo viene avanzata l’ipotesi che quelle parole Antonio Logli le pronunciasse allo scopo di portare i figli dalla sua parte, manipolandoli psicologicamente, per convincerli della sua estraneità ai fatti. Come poi è accaduto, appunto. Logli disse addirittura al figlio “Dicono che sono un pedofilo”, accusando ingiustamente la stampa che mai lo ha apostrofato così. Sostenne poi, sempre parlando in auto con il figlio maggiore, che durante l’audizione “Hanno trattato male Alessia”. Avrebbe parlato di “trauma” subìto dalla bimba.

Antonio Logli intercettazione inedita

Quando Sara Calzolaio sostituì Roberta Ragusa in casa Logli

“Così facendo avviò la sua opera di persuasione nei confronti dei figli […] Logli sfruttò il suo ruolo di padre per convincerli della sua innocenza”, scrive Giallo. A ciò si aggiunga l’imposizione di un’altra donna in casa che, di fatto, sostituì fisicamente la figura della loro madre pochi mesi dopo la scomparsa. Sara Calzolaio, che i due fratelli fino a quel momento consideravano solo una amica di famiglia nonché loro baby sitter, si rivelò essere stata (da anni) l’amante del loro padre e dal quel momento sua convivente e compagna ufficiale. Una nuova figura femminile che in maniera sistematica sostituì quella della loro amata mamma Roberta. Cambiamento che inizialmente non fu accettato dalla piccola Alessia, che manifestò astio verso Sara, come provano diverse intercettazioni acquisite agli atti dell’inchiesta. Potrebbe interessarti anche —> Roberta Ragusa figlia: atroci litigate con Sara Calzolaio, intercettazioni sconvolgenti

sara calzolaio