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App Immuni, da oggi scaricabile dagli store: attiva solo in quattro regioni

01/06/2020 13:11 - Aggiornamento 01/06/2020 13:13

Da oggi, 1 giugno 2020, l’app Immuni sarà disponibile sugli store di Apple e Google. Che cos’è? È un’applicazione pensata per aiutare a combattere la pandemia legata alla diffusione del COVID-19. Infatti consente di ricostruire i contatti fra le persone, anche quelli casuali. Poi se qualcuno dovesse risultare positivo al virus, permetterà di intervenire subito, minimizzando al minimo la diffusione del contagio. Per ora Immuni non sarà attiva in tutta Italia, ma solo in quelle regioni che hanno deciso di aderire alla fase di sperimentazione dell’applicazione. Se l’app supererà il test iniziale, verrà lanciata a livello nazionale.

App Immuni Oggi

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App Immuni: le quattro regioni in cui sarà attiva

Tutto pronto per la sperimentazione dell’App Immuni, che dovrebbe servire a contenere la diffusione del coronavirus. L’applicazione, che sarà disponibile da oggi, 1 giugno 2020, sugli store Google e Apple, non sarà attiva da subito in tutta Italia, ma soltanto nelle quattro regioni che hanno accettato di partecipare alla sua sperimentazione, ovvero: Puglia, Abruzzo, Marche e Liguria. I test, come riportato dal Messaggero, dovrebbero essere completati nel giro di una decina di giorni. Così facendo, Immuni dovrebbe entrare a pieno regime in tutta Italia al massimo entro la metà del mese di giugno. Naturalmente si dovrà poi attendere anche il via libera definitivo del Garante per la Privacy.

App Immuni

Come funziona?

Un metodo innovativo per porre fine alla pandemia legata al coronavirus è l’utilizzo delle nuove tecnologie. L’app Immuni, infatti, serverà proprio a contrastare la diffusione del virus. Ma come funziona? Immuni, come tutte le normali app per i telefoni, si scarica dagli store digitali e una volta istallata genera un codice numerico non legato all’identità. Poi in automatico comincia a compilare una lista dei codici prodotti dai telefoni delle persone che si incontrano, ammesso che anche loro abbiano l’app. In caso di positività l’app invierà un’allerta e in questo modo le autorità sanitarie potranno monitorare l’eventuale contagio. Naturalmente tutto questo nel rispetto della privacy. Per far sì che il sistema funzioni, l’app dovrà essere scaricata dal 60% della popolazione. >>Bonus bici 2020, requisiti richiesti: come ottenerlo e spenderlo su Amazon