Arnav Kapur ha creato un dispositivo per comunicare con Internet con la mente –
Il genere umano è a un passo dalla telepatia? Ha dell’incredibile la notizia che giunge dal MIT di Boston, il Massachusetts institute of technology, storica fucina dei cervelloni. La notizia, che invero potrebbe anche apparire un po’ inquietante, è che il dottorando Arnav Kapur ha creato un dispositivo in grado di navigare su internet usando solo la mente. Come è possibile? Ce lo siamo chiesti anche noi, dunque cerchiamo di capire meglio.
Intanto, nel video che pubblichiamo, tratto dal programma “60 minutes” della Cbs, si può osservare una dimostrazione pratica del dispositivo. (Continua a leggere dopo il VIDEO)
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L’inverosimile esperimento di Arnav Kapur
L’Intelligenza artificiale ci porterà in un futuro distopico? Arnav Kapur ha creato AlterEgo, un dispositivo che consente agli esseri umani di comunicare con le macchine usando la mente. Il dispositivo registra segnali quando l’utente sente o pensa a una parola particolare. Queste informazioni vengono quindi inviate al dispositivo, che utilizza Internet per trovare la risposta. Senza parlare, digitare o fare nulla. Il dispositivo è in grado di cercare in Internet la risposta corretta prima di restituire l’informazione tramite vibrazioni del cranio nell’orecchio interno. Apparentemente la risposta si presenta in modo simile alla voce interna di una persona, ma senza interferire con la sua “abituale percezione uditiva”. AlterEgo può cercare informazioni, risolvere equazioni matematiche e fornire risposte a tutti i tipi di domande diverse. Kapur dice che l’idea è fondamentalmente quella di avere l’intera Internet nella sua testa. Ma, come leggiamo sul portale statunitense Unilad, un altro obiettivo è quello di aiutare a sostenere coloro che soffrono di disturbi del linguaggio, come coloro a cui sono stati diagnosticati disturbi neurologici di altro genere.
“Ciò consente un’interazione uomo-computer che viene sperimentata soggettivamente come completamente interna all’utente umano, come parlare a se stessi – spiega il MIT Media Lab – Consente inoltre a un utente di trasmettere e ricevere flussi di informazioni da e verso un dispositivo informatico o qualsiasi altra persona senza alcuna azione osservabile, con discrezione, senza scollegare l’utente dal suo ambiente, senza invadere la privacy dell’utente”.
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La dimostrazione pratica
Arnav Kapur, dunque, è il giovane inventore che ha creato il dispositivo per comunicare con Internet con la mente. Nel video del dispositivo in azione, che abbiamo pubblicato in apertura, a Kapur viene chiesto di fornire la risposta a un calcolo matematico piuttosto difficile, cosa che il dispositivo ha fatto senza problemi. Gli è stato, poi, chiesto di nominare la città più grande della Bulgaria, oltre a quantificarne anche la popolazione: risposte, anche in questo caso, corrette. (Continua a leggere dopo la foto)
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Chi è Arnav Kapur
Sulla sua pagina presso il sito Web Lemelson-MIT, team dedicato alla promozione dei nuovi inventori e imprenditori fondato dall’inventore Jerome Lemelson, viene anche descritto il giovane dottorando.
Risulta essere “un amante della scienza, della matematica e delle arti, discipline in grado di offrire prospettive uniche e che Arnav considera tutte ugualmente importanti: è dal loro incontro che si possono trovare nuove soluzioni ai problemi del mondo”. Fra le sue altre invenzioni c’è l’ISGEC, una nuova piattaforma per migliorare i calcoli dell’espressione genica (il processo attraverso cui l’informazione contenuta in un gene, costituita da DNA, viene convertita in una macromolecola funzionale, tipicamente una proteina); un drone stampabile da una stampante 3D; un dispositivo per aiutare gli ipovedenti.
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