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Atac multa da 3 milioni per cancellazione corse pendolari, l’Antitrust: “Consumatori ingannati”

07/04/2021 10:43 - Aggiornamento 07/04/2021 10:47

Atac Roma multa per cancellazione corse pendolari. Multa da 3 milioni di euro nei confronti dell’Atac, l’azienda che gestisce il trasporto pubblico a Roma, colpevole di aver tagliato le corse di alcune tratte delle ‘ferrovie ex connesse’, utilizzate dai pendolari. Una soppressione ”sistematica e persistente” tale da ”ingannare i consumatori in merito alla effettiva disponibilità del servizio e a falsarne il comportamento economico”. (prosegue dopo la foto)

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Atac Roma multa per cancellazione corse pendolari, l’Antitrust: “Frequente e cospicuo mancato rispetto dell’orario diffuso presso le stazioni e attraverso il sito internet”

L’Antitrust torna all’attacco, dopo la sanzione inflitta alla società nel 2017, ma che è stata annullata dal Consiglio di Stato lo scorso anno, aprendo un nuovo provvedimento. I fatti risalgono quindi a 4 anni fa, quando l’Autorità garante della concorrenza e del mercato aveva multato l’Atac per una cifra di 3,6 milioni di euro, con l’accusa di aver posto in essere una ”pratica commerciale scorretta” nell’ambito della sua attività nel settore del trasporto pubblico locale.

In particolare la società era accusata di ”frequente e cospicuo mancato rispetto dell’orario diffuso presso le stazioni e attraverso il sito internet”, a causa della ”sistematica e persistente soppressione delle corse programmate del servizio pubblico di trasporto ferroviario lungo le direttrici Roma-Lido di Ostia, Roma-Giardinetti-Pantano e Roma-Civita Castellana Viterbo (ferrovie ex concesse)”.

Il Consiglio di Stato lo scorso anno ha accolto l’appello dell’Atac ma dalla sua pronuncia, si legge nel bollettino, deriva ”l’onere dell’Autorità di motivare, in sede di riesame, in ordine alla gravità della condotta addebitata all’Atac” e, in particolare, ”di pronunciarsi motivatamente sulla gravità della condotta, con conseguente possibilità di una rimodulazione della sanzione stessa”. L’Antitrust ha quindi rimodulato la sanzione, fissando la nuova multa a 3 milioni di euro.