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Attentato a Vienna, spari vicino alla sinagoga nel centro della città: 3 morti e 14 feriti

03/11/2020 00:33 - Aggiornamento 03/11/2020 08:39

L’Europa è di nuovo sotto attacco. A soli tre giorni dall’attentato di Nizza, a Vienna, in cinque punti della città, tutti vicini alla sinagoga, alcuni aggressori hanno sparato in mezzo alla folla. Tre persone sono morte, altre 14 sono ferite. A seguito dell’intervento massiccio e immediato delle forze dell’ordine, uno dei membri del commando è stato ucciso dagli agenti, mentre almeno un altro risulta essere ancora in fuga, per questo da ieri sera è in corso un’imponente caccia all’uomo.

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Attentato a Vienna, tre morti e 14 feriti

Si parla di attentato. I primi colpi d’arma da fuoco sono stati sentiti intorno alle venti nella Seitenstettengasse, nei pressi della sinagoga. Stando a quanto riferito dai media locali, i primi a dare la notizia, nel corso dell’attacco sarebbero stati presi alcuni ostaggi all’interno di un ristorante proprio nel centro di Vienna, nella Mariahilfer Strasse. L’intervento della polizia è stato repentino: è stata immediatamente avviata una maxi operazione per fermare gli aggressori.

Per fortuna, sia la sinagoga che gli uffici annessi, al momento dell’attentato, erano già chiusi. Il direttore del settimanale Falter Florian Klenk, che si trovava nella redazione, ha udito gli spari e, affacciandosi alla finestra, ha visto un uomo in fuga verso lo Schwedenplatz. L’allarme è stato subito lanciato anche ai cittadini, ai quali è stato richiesto di rimanere chiusi in casa. Gli elicotteri si sono alzati in volo per monitorare la zona intorno alla sinagoga, subito recintata dalla polizia. Durante l’attacco, uno degli aggressori ha barbaramente ucciso un passante.

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Il ministro degli interni Karl Nehammer: “L’attacco terroristico è ancora in corso”

L’attacco terroristico è ancora in corso. Le forze speciali sono sulle tracce dei terroristi”, ha dichiarato il ministro degli interni Karl Nehammer alla tv Orf. Per questo si ritiene che la situazione a Vienna sia tuttora estremamente pericolosa. C’è infatti il dubbio che alcuni autori dell’aggressione siano ancora in fuga, e che siano in possesso di “armi pesanti”. Al momento l’esercito austriaco ha inviato molti uomini nel centro della città, a sostegno delle forze dell’ordine. Si sta concentrando l’attenzione, in particolare, nei luoghi sensibili della Capitale. Il ministro Karl Nehammer ha ribadito la pericolosità degli attentatori e ha rinnovato l’invito ai viennesi a non lasciare le loro case.

“Gli attentatori, partendo dalla Seitenstettengasse hanno iniziato a sparare a caso nei vicini locali”, ha spiegato il sindaco di Vienna Michael Ludwig alla tv Orf. Quello è stato però solo il punto di partenza: in seguito si sono spostati in altre zone del centro, procurando una vera e propria scia di sangue. Tra i feriti, infatti, molti risultano essere in condizioni gravi. La paura si è alzata poi insieme al dubbio che l’attentatore ucciso indossasse una cintura esplosiva. Dopo svariate verifiche, però, fortunatamente è emerso che “era un falso”.

Il centro, tra l’altro, era affollatissimo perchè era l’ultima sera prima del nuovo lockdown.

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Attentato a Vienna, similitudini con quello di Parigi del 2015

Ci sarebbero dei paralleli tra l’attentato di Vienna di questa sera e quello avvenuto a Parigi del 2015. In particolare lo ha sottolineato Nicolas Stockhmmaer, l’esperto austriaco di terrorismo, il quale, intervistato dall’emittente televisiva “Puls24”, ha evidenziato che le modalità di azione rimandano più al “jihadismo e meno all’estrema destra”. Anche in questa occasione, come cinque anni, fa, infatti, sono state utilizzate armi automatiche ed esplosivi, e gli attentatori hanno agito “simultaneamente in diversi luoghi, cambiando posizione con flessibilità e creando la massima destabilizzazione”.

L’Unione europea: “Un atto codardo”

Tutta l’Europa si è immediatamente stretta attorno all’Austria. “L’Europa condanna con forza questo atto codardo che viola la vita e i nostri valori umani. I miei pensieri sono con le vittime e la gente di Vienna sulla scia dell’orribile attacco di stasera. Siamo con l’Austria”, ha dichiarato il presidente del Consiglio europeo Charles Michel. “Noi francesi condividiamo lo shock e il dolore del popolo austriaco colpito stasera da un attentato nel cuore della capitale. Dopo la Francia, viene attaccato un Paese amico. E’ la nostra Europa. I nostri nemici devono sapere con chi hanno a che fare. Non ci arrenderemo”, ha invece detto il presidente francese Emmanuel Macron.

“Ferma condanna dell’attentato che questa sera ha colpito la città di Vienna. Non c’è spazio per l’odio e la violenza nella nostra casa comune europea. Vicinanza al popolo austriaco, ai familiari delle vittime e ai feriti”, ha inoltre scritto sui suoi profili social Giuseppe Conte. Sulla stessa lunghezza, infine, si è espresso anche il ministro degli Esteri Luigi Di Maio: “Seguiamo con grandissima preoccupazione le terribili notizie che arrivano da Vienna. Un attentato vile, che condanniamo con forza. L’Italia è vicina al popolo austriaco. L’Europa deve reagire”. >>Tutte le notizie di UrbanPost