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Chi è l’attentatore che a Londra ha colpito tre passanti con il machete

03/02/2020 08:51

Scoperto chi è l’attentatore di Londra. Domenica 2 febbraio 2020 nella periferia londinese un uomo ha colpito tre passanti con il machete. Il bilancio è di un morto, l’attentatore, ucciso a colpi di arma da fuoco dalla polizia, e di almeno tre persone accoltellate, di cui una in gravi condizioni. A differenza di altre volte, la polizia inglese non ha esitato e nel giro di un’ora ha dichiarato che si trattasse di un attentato terroristico. L’uomo che ha compiuto il terribile gesto non è nuovo alle autorità britanniche, infatti sembra che fosse sotto sorveglianza da un po’ di tempo.

attentatore di londra

Attentatore di Londra

Si tratta di Sudesh Amman di poco più che venti anni. L’attentatore era stato incarcerato nel dicembre 2018, appena maggiorenne, era stato condannato a tre anni e quattro mesi per possesso e distribuzione di materiale estremista, secondo fonti citate dal Guardian, l’uomo aveva espresso più volte il desiderio di morire da martire. L’attentatore era da poco uscito di carcere e si trovava ancora sotto sorveglianza, ma nonostante questo nessuno è riuscito ad impedirgli di fare del male. Le ragioni del suo gesto sembrano fondarsi sulla religione islamica e il movimento terroristico che da qualche anno si sta diffondendo nel mondo.

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La dinamica dell’attentato

L’attentato è avvenuto ieri nella periferia di Londra, in High Road del quartiere di Streatham. Sono stati attimi di confusione e puro terrore. All’improvviso Sudesh Amman ha iniziato a colpire passanti a caso con il machete. Tre le persone rimaste ferite, uno dei quali sembrava in pericolo di vita ma per fortuna è riuscito a riprendersi. La polizia inglese è stata molto rapida e scatenato il pandemonio, nel giro di poco ha fermato l’attentatore. Un testimone ha descritto tutta la scena: «Stavo attraversando la strada quando ho visto un uomo con un machete e dei contenitori di metallo sul petto. Era inseguito ed ho pensato che fosse un agente di polizia sotto copertura. Poi l’uomo è stato colpito, forse tre volte, non ricordo».