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Contagi in aumento in Italia, le restrizioni per “salvare” il Natale: le ipotesi sul tavolo

15/11/2021 08:43 - Aggiornamento 15/11/2021 08:51

Obiettivo “Natale in bianco”. È questo l’imperativo del governo che starebbe pensando a delle misure ad hoc: la pandemia è al momento sotto controllo, ma con un’eventuale aumento dei casi in Italia potrebbe esserci una stretta in vista delle festività. Fonti di palazzo dicono che potrebbero venire contingentati gli ingressi alle vie dello shopping, così come ai mercatini natalizi. Restrizioni possibili anche su pranzi e cenone. Potrebbero essere consentiti in zona bianca, a numero limitato a tavola in zona gialla; solo tra conviventi in arancione e rossa. Intanto i sindaci, da Nord a Sud, seguendo la direttiva dl ministro dell’Interno Lamorgese. Così hanno detto stop ai cortei No vax e No pass in pieno centro, che impedivano le attività dei negozi e la circolazione.

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Contagi in aumento in Italia, le restrizioni per “salvare” il Natale: le ipotesi sul tavolo

Lo scorso week end a Roma si è già iniziato col sistema del conta-persone e sbarramenti ai negozi per evitare assembramenti. Napoli segue l’esempio: il sindaco Manfredi è in campo per salvaguardare la fragilità della sua città dal rischio di impennata di contagi. I mercatini di Natale, in Trentino e a Verona, si stanno già svolgendo all’insegna della cautela. Come riferisce “TgCom24” “Green Pass con braccialetto ogni giorno di colore diverso e bancarelle in numero ridotto: a Trento, Bolzano e Rovereto – dove la tradizione dei Mercatini di Natale è forte – ogni visitatore, dopo aver mostrato la certificazione sanitaria, riceve al check point un nastrino da legare al polso, una sorta di lasciapassare”. Misure “elastiche” pensate per salvare le festività natalizie. Sempre il sindaco di Bolzano ha diminuito gli stand del 30% e per evitare la ressa ha vietato i chioschi di cibi e bevande, come il classico vin brulè, al di fuori di piazza Walther, definito il salotto buono della città.

Mascherina obbligatoria invece a Verona per le piazze dei mercatini. A Bergamo, epicentro della prima drammatica ondata, hanno riaperto gli hub vaccinali per accelerare le terze dosi e i richiami di J&J. A Trieste al porto e centro storico sono state vietate le manifestazioni, dopo tutto il caos determinato dalle proteste dei giorni scorsi dei No Green pass. Chi vuole protestare dovrà farlo rispettando un’ordinanza del sindaco Di Piazza, che prevede mascherina e distanziamento.

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Brusaferro: «Solo il vaccino può frenare la curva»

La quarta ondata, che sta mettendo in ginocchio l’Europa, in Italia è ancora sotto controllo, ma il governo si prepara a gestire al meglio un possibile aumento dei contagi. Secondo quanto emerge da fonti di Palazzo Chigi, le possibili restrizioni non scatterebbero ora ma a dicembre, quando si valuterà la situazione epidemiologica in vista delle feste. La chiave di volta resta comunque l’immunizzazione: “Solo il vaccino può frenare la curva”, ha detto il presidente dell’Istituto superiore di Sanità Silvio Brusaferro. Il ministro della Salute Roberto Speranza, alla trasmissione «Che tempo che fa», ha chiarito: “Se continuiamo a insistere sui richiami per i vaccini e sulle prime dosi e comportamenti corretti, possiamo limitare il più possibile eventuali misure per Natale. Dipende dai nostri comportamenti e dalla campagna di vaccinazione”. Leggi anche l’articolo —> Efficacia dei vaccini Covid e durata dell’immunità: cosa dice il test dello Ieo

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