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Autosorveglianza dopo contatto con un positivo: che cos’è e cosa si può fare

12/01/2022 11:41 - Aggiornamento 12/01/2022 11:45

A partire dal 1 gennaio 2022 sono cambiate le regole che determinano la quarantena per coloro che sono entrati in contatto con un positivo e che hanno già ricevuto la terza dose o hanno eseguito la seconda da meno di 4 mesi (oppure ancora sono guariti dal virus da meno di 120 giorni). In quel caso, se non si sviluppano sintomi, le norme prevedono una forma di autosorveglianza da Covid: vediamo di capire meglio che cos’è e quanto dura.

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Autosorveglianza da Covid, come funziona

L’autosorveglianza da Covid è stata pensata per coloro che, entrati in contatto con un caso positivo, non presentano sintomi e quindi non sono costretti a fare una quarantena preventiva. Non vale però per tutti: è consentita, infatti, solamente a chi ha già ricevuto la terza dose, a chi si è sottoposto alla seconda dose da meno di 120 giorni e a chi è guarito dal virus da meno di 120 giorni. Se asintomatiche, quindi, queste persone non devono mettersi in quarantena, e nemmeno effettuare un tampone per uscire di casa. Per loro, infatti, “si applica una auto-sorveglianza, con obbligo di indossare le mascherine Ffp2 fino al decimo giorno successivo all’ultima esposizione al soggetto positivo al Covid-19″. Sostanzialmente, quindi, devono tenersi monitorati, e se non si presenta alcun sintomi, sono obbligati semplicemente a indossare la mascherina Ffp2 per dieci giorni.

In caso di comparsa di sintomi, invece, bisogna ricorrere a un test antigienico o molecolare e, se ancora sintomatici, ripeterlo al quinto giorno successivo alla data del contatto. Se il test viene effettuato in centri privati abilitati è necessario trasmettere all’asp il referto negativo, anche con modalità elettroniche, per determinare la fine del periodo di autosorveglianza.

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Cosa si può fare nel periodo di autosorveglianza da Covid

Che cosa si può fare durante il periodo di autosorveglianza da Covid? Sostanzialmente: tutto. Alle persone, ovviamente, è raccomandato di fare maggiore attenzione rispetto alla comparsa di eventuali sintomi. In assenza di essi, però, si può continuare normalmente la propria vita, ma indossando sempre la mascherina Ffp2, anche all’aperto. L’autosorveglianza, poi, si applica anche a scuola: alle elementari, con un solo contagio, la classe infatti resta in presenza ma si attiva la sorveglianza con testing di verifica gratuiti. Con due casi, invece, la classe passa in Dad. Alle medie e alle superiori, con un caso positivo è prevista l’autosorveglianza, mentre con due casi scatta la Dal per chi ha concluso il ciclo vaccinale primario o è guarito dal covid da più di 120 giorni. Con tre casi, infine, inizia la didattica a distanza per tutta la classe.

Non cambiano le regole per i non vaccinati: dopo un contatto stretto è necessario mettersi in quarantena per 10 giorni, e si può uscire solamente in seguito a un test molecolare o antigienico negativo. Quarantena di 10 giorni e poi tampone anche per chi non ha completato il ciclo vaccinale primario (ad esempio ha fatto solo una dose su 2) oppure per chi lo ha completato da meno di 14 giorni. Infine, chi ha completato il ciclo primario da più di 120 giorni, e ha il green pass valido, se è asintomatico deve osservare quarantena di 5 giorni e poi avere un test negativo. >> Tutte le notizie di UrbanPost

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