«Mi piacerebbe tantissimo incontrare il nipote che non ho mai conosciuto, sì, anche perché adesso ha 14 anni, spero che mio figlio al più presto fa in modo che sia io che le sue figlie le mie nipotine possiamo abbracciare suo figlio…», queste le parole di Barbara Bouchet ospite a Vieni da me, programma di Raiuno condotto da Caterina Balivo. L’attrice non ha taciuto il desiderio di conoscere quel nipote che non sapeva neppure di avere.
Barbara Bouchet: «Ho scoperto di avere un nipote dai giornali»
La vicenda, come riporta l’Huffington Post, risale a due mesi fa, quando su Repubblica, il figlio di Barbara Bouchet, lo chef e personaggio tv Alessandro Borghese, ha rivelato di essere padre non solo di Arizona e Alexandra, le figlie avute dalla moglie Wilma Oliverio, ma anche di un maschio. Un ragazzo, oggi 14enne, di cui Borghese si prende cura dal punto di vista legale, ma che non conosce. Il conduttore e cuoco ha spiegato di non averlo mai incontrato e non ha neppure una sua foto: «Mi piacerebbe incontrarlo prima o poi, se me lo permetteranno!», aveva spiegato. «Mi spiace che non abbia mai potuto incontrarlo, è una cosa sua e lui deve decidere cosa vuol fare, io non mi ci metto in mezzo!», ha proseguito la madre di Alessandro Borghese a Vieni da me. «Sarebbe il primo nipote maschio, il primo Borghese, mi farebbe molto piacere», ha aggiunto da Caterina Balivo.
«Ho deciso di non arrabbiarmi più, vorrei la pace»
Barbara Bouchet ha spiegato di aver scoperto di questo nipote in maniera un po’ surreale: «Io non sapevo di questo figlio, l’ho scoperto anche io sui giornali, no non mi sono arrabbiata, ho deciso di non arrabbiarmi più, io vorrei la pace!», ha affermato la popolare attrice. Alla domanda di Caterina Balivo se sia stata o meno una buona madre, ha la Bouchet risposto: «Ho chiesto ad Alessandro che cosa gli piacesse fare e lui ha sempre risposto ‘boh’ e per questo l’ho mandato via di casa. In Germania e negli Stati Uniti non esiste che un figlio non sappia che cosa fare e per questo l’ho mandato via di casa. Alla fine, però, è andata bene…molto bene!».