10 giugno 2020 – Ritrovata la porta rubata al Bataclan dipinta dallo street artist misterioso Banksy: si trovava in Abruzzo. Come riporta l’Ansa i Carabinieri della compagnia di Alba Adriatica (Teramo), al termine di indagini, condotte dalla Procura distrettuale dell’Aquila, hanno ritrovato in un casale di campagna una porta dell’uscita di sicurezza del ‘Bataclan’, il locale di Parigi divenuto bersaglio dei terroristi. Un attentato del 13 novembre del 2015 che costò la vita a 90 persone, lì per assistere ad un concerto degli Eagles of death Metal. Una porta, che tra le mani dell’artista dall’identità ignota, si era trasformata in un murale di mirabile bellezza. L’opera realizzata nel giugno del 2018 era stata rubata il 26 gennaio 2019.
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Bataclan, ritrovata la porta di Banksy rubata: era in Abruzzo
È di qualche ora fa la notizia del rinvenimento dell’opera dopo una perquisizione. A parlarne il procuratore distrettuale dell’Aquila, Michele Renzo: «Il ritrovamento è stato possibile a seguito di indagini condotte dalla Procura distrettuale in collaborazione con gli organi di polizia e con la magistratura francese», si legge in una nota diffusa sempre dall’Ansa. Il procuratore ha annunciato per domani alle 11, nell’atrio del palazzo di Giustizia all’Aquila, una conferenza stampa durante la quale la Procura distrettuale fornirà ulteriori dettagli.
«L’opera simbolo di raccoglimento che apparteneva a tutti: residenti, parigini, cittadini del mondo»
Avevano rubato la porta, impreziosita da un’opera dello street artist Banksy, dedicata alle vittime della strage del Bataclan, come dicevamo in apertura, nel gennaio 2019. Ad accorgersi del furto era stato lo stesso locale francese, che sui social aveva espresso “una profonda indignazione”. «L’opera di Banksy (raffigurante una donna in lutto), simbolo di raccoglimento e che apparteneva a tutti: residenti, parigini, cittadini del mondo, è stata rubata. L’artista ha offerto quest’opera sulla porta dell’uscita di sicurezza del Bataclan in uno slancio di omaggio e di sostegno. L’essenza stessa dell’arte urbana è di dare vita a un’opera d’arte in un ambiente particolare e siamo convinti che essa aveva un senso solo in questo posto. È per questa ragione che avevamo deciso di lasciarla, libera, nella strada, accessibile a tutti», si leggeva in un tweet del teatro parigino.
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