Benno Neumair confessa l’omicidio dei suoi genitori. L’interrogatorio del killer della coppia scomparsa a Bolzano è durato tre ore. Benno ha raccontato agli inquirenti come ha ucciso la sua famiglia senza mostrare il minimo pentimento.
Benno Neumair confessa il duplice omicidio
Il verbale riportato dal Corriere della Sera riassume le tre ore di interrogatorio videoregistrato. Il ragazzo ha confessato il delitto avvenuto il 4 gennaio 2021. Benno ha parlato delle frequenti divergenze che aveva con il padre. “Avevamo litigato per i soliti motivi. Io volevo finirla lì ma lui continuava e allora…”. Allora Benno Neumair ha spiegato che gli è capitata per le mani una corda, una di quelle da arrampicata. “L’ho presa e gliel’ho stretta al collo. L’ho fatto per farlo stare zitto”. Mentre racconta, il ragazzo non pronuncia una sola parola di pentimento.
Dopo aver raccontato il modo in cui ha ucciso il padre, con freddezza ha poi spiegato: “Mia madre è arrivata che era appena successo, non le ho nemmeno dato il tempo di togliersi il cappotto e quando è entrata ho strangolato anche lei”. Ha usato la stessa corda con la quale ha ucciso suo padre. Poi si è disfatto dell’arma del delitto e del cellulare, gettandoli in non precisati cassonetti.
Gli inquirenti hanno poi chiesto a Benno come si è disfatto dei cadaveri dei genitori. Il ragazzo ha raccontato di essere sceso dal secondo piano prima con un corpo caricato in spalla poi con l’altro senza incappare in nessuno dei vicini. Li carica nel bagagliaio della Volvo di famiglia, quella che loro non volevano che usasse mai e che era uno dei motivi frequenti di litigio. Quella sera Benno, dopo aver caricato i corpi in macchina, ha incontrato un vicino di casa che lo ha visto trafelato, strano. “Ho finto di aver appena terminato di allenarmi”, ha detto ancora nell’interrogatorio.
Dopo aver buttato via i corpi avevo già pulito casa ma volevo pulire meglio, volevo essere sicuro” e quindi ha utilizzato acqua ossigenata per cancellare le tracce eventualmente lasciate sul pavimento di casa. I Ris di Parma, oltre all’acqua ossigenata, hanno poi comunque prelevato da casa molti campioni biologici che però sono ancora da esaminare.
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I misteri ancora irrisolti
La confessione è avvenuta in due parti nell’arco di quasi un mese, ma alcuni punti sono ancora da chiarire. Ad esempio lui ha raccontato che la madre è arrivata in casa nel momento in cui aveva appena ucciso il padre, il che lascia pensare che l’omicidio di lei non fosse premeditato. E non è detto che non si possa dimostrare la pianificazione del duplice delitto, sospetto che nasce se si mettono in fila alcuni dei particolari raccolti dalle indagini. Ci sono ancora molti aspetti da chiarire nella vicenda. >>Tutte le notizie