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Bono compie 60 anni: la carriera musicale e “politica” del leader degli U2

10/05/2020 12:32

Bono Vox compleanno oggi. Bono, leader degli U2, compie oggi 60 anni. Ripercorriamo insieme la carriera e la vita di uno dei musicisti più influenti degli ultimi 30 anni. Artista poliedrico, dotato di grande empatia, Bono è stato sempre molto impegnato politicamente. Dalla questione irlandese alle lotte contro le ingiustizie nel mondo all’ambiente, Bono è stato un trascinatore, un attivista fuori dagli schemi. Con le parole delle sue canzoni e con la sua presenza, sempre carismatica, ha cambiato definitivamente i canoni delle moderne “popstar”.

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Bono Vox compleanno oggi: la biografia

Bono Vox, al secolo Paul David Hewson, nasce a Dublino il 10 maggio 1960 da padre cattolico e madre protestante, che morì quando lui aveva solo 14 anni. A Dublino nel 1977, lui e gli amici di scuola David Evans (poi meglio noto come “The Edge”),Larry Mullen, Jr. e Adam Clayton formò una band musicale che sarebbe poi diventata  gli U2. Con gli amici di sempre Bono ha condiviso un impegno non solo per la musica rock ambiziosa, ma anche per un cristianesimo profondamente spirituale. Ed è stata proprio questa grande attenzione per la spiritualità una delle poche minacce autentiche alla straordinaria longevità degli U2, per trent’anni sempre unita e guidata dal manager Paul McGuinness. Accadde all’inizio della carriera degli U2, quando tre dei suoi membri, incluso Bono, presero in considerazione l’adesione a una comunità cristiana . Durante la carriera di Bono e degli U2, la religiosità ha influenzato fortemente le composizioni e la performance dal vivo.

La carriera artistica di Bono: gli U2, le tante collaborazioni

La carriera di Bono Vox è quella degli U2 sono un tutt’uno, difficile da immagine diversamente da un affresco arricchito di particolari sempre più vividi, disco dopo disco, tour dopo tour. Guidati da Bono, gli U2 hanno guadagnato una popolarità su scala globale che pochi musicisti hanno mai sperimentato. Dopo i primi due album, nel 1983 la band esplose con War e quindi ebbe un successo ancora maggiore con The Unforgettable Fire nel 1984, un album intenso e stilisticamente maturo. L’anno successivo Bono inizia a collaborare con Amnesty International, sul tema della violazione dei diritti umani nel mondo. Parte per il Centramerica, il Nicaragua, per un lungo viaggio. Questa esperienza influenzerà molto il disco più venduto e amato della band, The Joshua Tree (1987), al 26 °posto nella celebre classifica di Rolling Stone dei 500 album migliori di tutti i tempi. Arrivarono poi nel 2004, How to Dismantle an Atomic Bomb (2004) e altri lavori fino all’ultimo, del 2017, Songs of Experience, una sorta di bilancio di mezza vita per Bono e gli U2.

Non solo U2, nella sua ormai ultra-quarantennale carriera Bono ha collaborato con i più grandi artisti del panorama musicale. Tra questi Frank Sinatra, Johnny Cash, Luciano Pavarotti, Sinéad O’Connor, Bob Dylan, Patti Smith, Tina Turner, BB King e Zucchero. Ha inoltre registrato canzoni con Ray Charles, Quincy Jone, Bruce Springsteen, Jay-Z e Rihanna solo per citarne alcuni.

Bono Vox compleanno oggi: l’impegno politico e sociale

Nel 1985 gli U2 e Bono furono avvicinati da Jack Healy, capo di Amnesty International USA. Alla band venne chiesto di unirsi al tour “Conspiracy of Hope” per attirare l’attenzione sulle violazioni dei diritti umani e incoraggiare i fan a combatterle. Successivamente Bono andò in tournée in Nicaragua ed El Salvador devastati dalla guerra. Lavorò spalla a spalla con gruppi che cercavano di aiutare le vittime della violenza e della povertà in quei paesi, e si interessò sempre più alla difficile situazione delle persone nel mondo meno sviluppato.

Bono è stato descritto dal suo caro amico e chitarrista degli U2 “The Edge” come “presidente e membro fondatore di Over-Achievers Anonymous, con una irrefrenabile brama di essere grande e una brama di vita”. Dall’esperienza in Centramerica alla successive battaglie per cause umanitarie con alti musicisti, Bono ha via via guadagnato fama non solo come cantante, ma come attivista impegnato e sempre presente. Una sorta di “politico globale senza portafoglio” in grado di dialogare da pari con i leader politici di tutto il mondo.

Da metà anni ’80 in poi ha diviso il suo tempo tra la band e l’incontro con presidenti, primi ministri, economisti, ministri, scienziati e filantropi, Bono alla fine ha contribuito a fondare nel 2002 la Debt AIDS Trade Africa (DATA), un’organizzazione politica e di difesa che cerca di sradicare la povertà, la fame e la diffusione dell’AIDS in Africa attraverso campagne di sensibilizzazione del pubblico e partenariati nazionali. In quell’anno la celebre rivista Time gli dedica la copertina, con il celebre titolo “Can Bono Save the World?”. Il suo impegno è proseguito fino ad oggi, sempre costante, nella presa di posizione contro le ingiustizie sociali al sostegno delle battaglie per l’ambiente.