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Bonus facciate 2022, c’è la proroga ma con delle novità: come funziona

29/10/2021 16:40 - Aggiornamento 29/10/2021 16:52

Il Bonus Facciate sarà prorogato nel 2022, ma con una novità. Cos’è? Una riduzione al 60%. Coloro che invece vogliono accedere al beneficio utilizzando lo sconto attualmente in vigore del 90% sulle spese per lavori edili sulla facciata esterna degli immobili dovranno inoltrare la domanda entro il 31 dicembre 2021. Nella legge di Bilancio infatti è stata inserita la proroga dei bonus casa, ma con alcune modifiche riguardanti appunto gli aiuti in materia di edilizia.

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Bonus facciate 2022: proroga in manovra, ma con delle novità

La Legge di Bilancio ha portato con sé qualche cambiamento. La proroga del Bonus Facciate anche per l’anno 2022 ci sarà, ma con una diminuzione percentuale inferiore di sconto. La detrazione passerà al 60% delle spese sostenute, a fronte del 90% previsto dal Bonus Facciate 2021. Rimane valida però, come dicevamo, la scadenza già fissata per beneficiare del contributo economico, ossia il 31 dicembre 2021. Il governo Draghi ha disposto diversi bonus per l’edilizia e la casa: dal Superbonus 110% al Bonus Idrico; dal Bonus Condizionatori al Bonus Mobili.

Il Superbonus su villette unifamiliari e immobili che contengono fino a 4 unità immobiliari sarà prorogato dal 30 giugno 2022 al 31 dicembre 2022. Potranno usufruire della proroga solo i proprietari con Isee fino a 25mila euro. Il Bonus Facciate prorogato fino al 31 dicembre 2022, ma con un’aliquota di detrazione inferiore, che passa dal 90% al 60%. Una soluzione intermedia rispetto all’ipotesi di mancata proroga circolata nei giorni scorsi.

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Che cos’è? Tutto quello che c’è da conoscere

Ma che cos’è il bonus facciate? Si tratta dell’agevolazione fiscale introdotta dalla legge di bilancio 2020 per abbellire gli edifici delle nostre città. Permette di recuperare il 90% dei costi sostenuti nel 2020 e 2021 senza un limite massimo di spesa e possono beneficiarne tutti. Come si leggeva nell’aggiornamento di luglio 2021 esso può essere usufruito, infatti, da inquilini e proprietari, residenti e non residenti nel territorio dello Stato, persone fisiche e imprese. Per averne diritto è necessario realizzare interventi di recupero o restauro della facciata esterna di edifici esistenti, di qualsiasi categoria catastale, compresi quelli strumentali. Per beneficiarne è importante è che gli immobili si trovino nelle zone A e B (indicate nel decreto ministeriale n. 1444/1968) o in zone a queste assimilabili in base alla normativa regionale e ai regolamenti edilizi comunali. Sono agevolabili i lavori realizzati per il rinnovamento e il consolidamento della facciata esterna, inclusa la semplice pulitura e tinteggiatura, e gli interventi su balconi, ornamenti e fregi. Beneficiano della detrazione anche i lavori sulle grondaie e i pluviali, su parapetti e cornici. In alternativa alla fruizione diretta della detrazione, è possibile optare per un contributo. Leggi anche l’articolo —> G20 Roma cos’è, programma: tutto quello che c’è da sapere

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