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Nuovo decreto, oggi la cabina regia: quali sono le ipotesi al vaglio del governo

23/12/2021 09:42 - Aggiornamento 23/12/2021 10:58

Gli ultimi dati legati Coronavirus spingono il governo a prendere tutte le precauzioni possibili. L’ultimo bollettino, quello di ieri, mercoledì 22 dicembre 2021, riferiva di altri 36.293 nuovi casi e 146 decessi. Numeri allarmanti che fan capire che il virus corre e ha tratto nuova linfa vitale dalla variante Omicron, che si è dimostrata essere molto più contagiosa della Delta. Sembra dunque inevitabile la necessità di un’ulteriore stretta, sulla quale si sono già confrontati Letta, Conte e Speranza. La priorità, come ha spiegato il premier Draghi all’ultima conferenza stampa, è somministrare la terza dose. La risposta è nei vaccini: per questa ragione il governo deve intensificare la campagna di immunizzazione, persuadendo gli indecisi e incentivando le dosi booster. La Cabina di regia è convocata per oggi alle ore 9.45. Nel pomeriggio, probabilmente tra le 17 e le 18, il Cdm varerà le misure anti Covid. 

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Nuovo decreto, oggi la cabina regia: quali sono le ipotesi al vaglio del governo Draghi

Stando ad alcune indiscrezioni sembra ormai scontato il ritorno delle mascherine all’aperto anche in zona bianca, fatta eccezione per i bambini sotto i sei anni, per chi fa sport e per quelle persone che per motivi di salute non può portarle. Secondo quanto riferito da alcuni media, come «Quotidiano Nazionale», l’esecutivo sembra sempre più intenzionato ad introdurre l’obbligo per mascherine Ffp2 o 3 nei mezzi pubblici, negli uffici delle amministrazioni pubbliche, oltre che ad altri luoghi dove è impossibile il distanziamento. In forse la possibilità che la mascherina Ffp2 siano necessarie per entrare nei cinema, teatri, supermercati, centri commerciali e ristoranti.

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Obbligo vaccinale resta sullo sfondo

In questi ultimi giorni si è parlato a lungo anche della possibilità di imporre l’obbligo di tampone ai vaccinati che intendano partecipare a grandi eventi. Appare sempre più concreta l’ipotesi che debba fare il tampone soltanto chi ha avuto la seconda dose da oltre 4 o 5 mesi e non ha ancora ricevuto la terza. L’esecutivo starebbe valutando anche l’opzione di concedere il Green pass solo con i tamponi molecolari e non più anche con gli antigenici. Decisione, che di fatto, spingerebbe implicitamente i lavoratori ad immunizzarsi. La strada dell’obbligo vaccinale resta sullo sfondo, ma si potrebbe estendere tale misura a qualche altra categoria di lavoratori: a chi è a contatto con il pubblico (bar, ristoranti, supermercati, tabaccherie) o a chi fa parte della pubblica amministrazione. Sembra ormai scontato poi che si tornerà ad un uso massiccio dello smart working. Il governo Draghi è d’accordo nel ridurre la durata del Green pass rafforzato dagli attuali 9 a 4, 5 o al massimo sei mesi. Stando a fonti governative il premier sarebbe intenzionato ad optare per ciò che sta nel mezzo. Lo stesso presidente del consiglio vorrebbe mantenere aperte le attività: la scelta di imporre un lockdown è al momento lontana. Leggi anche l’articolo —> Covid oggi 36.293 casi e 146 morti, inversione di tendenza per le terapie intensive

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