«Il Super green pass è necessario? Ma de che…». Così a Cartabianca Massimo Cacciari ha bocciato su tutta la linea il certificato verde rinforzato. Il filosofo, ospite da Bianca Berlinguer su Raitre, ha bollato negativamente le regole per i non vaccinati. «I morti per Covid ogni giorno sono un quarto di quelli che muoiono di tumore e un terzo delle vittime di malattie cardiovascolari, ma c’è solo il Covid. Bisognerebbe intervistare gli scienziati che dicono come stanno le cose, in alternativa alla scienza ufficiale di regime e a quelli che ritengono di avere la verità», l’affondo di Cacciari.
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“Cartabianca”, Cacciari boccia “Super Green Pass” e attacca la “scienza ufficiale di regime”
«Non si tratta di vaccini ma di una terapia che attenua, gli effetti vanno riducendosi. Se fossimo tutti vaccinati, ci sarebbero comunque contagiati, ricoverati in terapia intensiva e morti. Vorrei che tutti fossero vaccinati, si vedrebbe che ci sono comunque contagiati, ricoverati e morti. Questo non è un vaccino, è un farmaco. A questo punto ben venga l’obbligo di vaccinazione, voglio vedere cosa dicono i costituzionalisti. Le stesse case farmaceutiche avvertono e dicono ‘attenzione…’. Sono contraro al green pass dal punto di vista politico, istituzionale e giuridico. Hanno deciso che non c’è alternativa al vaccino: introducano l’obbligo e se ne assumano la responsabilità», ha ribadito Cacciari in collegamento con Bianca Berlinguer. L’intellettuale non è d’accordo nemmeno con il vaccino per la fascia 5-11 anni: «Tra tutti i contagiati in tutto il mondo sotto i 12 anni, i morti sono 1 su 10 milioni: non esiste rischio per questa categoria di persone, non è pensabile far correre rischi a questa categoria. Sento voci folli secondo cui bisogna vaccinare i bambini», ha detto Cacciari.
«Questa nuova stretta è un passo gravissimo»
Già alla trasmissione “L’Italia s’è desta”, su Radio Cusano Campus, Massimo Cacciari aveva espresso perplessità sulla strategia del governo: «Questa nuova stretta è un passo gravissimo, di una palese incostituzionalità, che non è sostenuto dai dati che abbiamo. Non si può continuare così, trascurando ogni attenzione a cure mediche tradizionali, dovremmo iniziare a pensare ad una strategia di convivenza con il virus. Oppure dobbiamo continuare a vaccinarci per sempre? O il Green pass diventa una carta d’identità e noi ogni 6 mesi siamo costretti a vaccinarci oppure cambiamo strategia. Questo lo dicono fior di scienziati». E ancora: «Non si può più vederla come un’emergenza perenne», aveva sottolineato il filosofo. Leggi anche l’articolo —> Super Green Pass incostituzionale? Ricorsi, privacy e controlli: ecco i nodi da sciogliere