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Capienza in aumento per stadi, cinema e teatri: Cts dice no alla riapertura delle discoteche

28/09/2021 09:28 - Aggiornamento 28/09/2021 09:34

Il Comitato tecnico scientifico, che si è riunito alle 19 di ieri, ha dato parere favorevole all’aumento della capienza di alcuni luoghi di intrattenimento: cinema, sale concerto e teatri all’80% al chiuso e 100% all’aperto; stadi al 75% con l’impiego di tutti i settori al fine di evitare assembramenti; palazzetti dello sport al 50% e musei senza alcun limite con ingressi modulati nel tempo. Ovviamente resta raccomandato l’uso della mascherina e del gel igienizzante, come pure obbligatorio il Green Pass per assistere ad uno spettacolo o ad una partita. Quello del Cts non è che un parere al momento, ma quel dossier pare sia già pronto sulla scrivania del premier Draghi, che potrebbe quindi già metterlo in atto a partire dalla prossima settimana.

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Capienza stadi, teatri e cinema in aumento: il no del Cts alla riapertura delle discoteche

Il Comitato tecnico scientifico ha dato il via libera all’aumento della capienza negli stadi al 75%. Non solo: nei palazzetti il limite potrebbe essere fissato al 50%. Per cinema, teatri e sale da concerto, la capienza è al 100% all’aperto e all’80% al chiuso. Nessuna limitazione per i musei. Tali indicazioni potrebbero già a partire dal 29 settembre 2021 tradursi in un provvedimento di legge. Nel pomeriggio di domani si riunisce, infatti, il Consiglio dei Ministri. Gli esperti non si sono detti a favore della riapertura delle discoteche e sale da ballo: «Sono luoghi che non offrono adeguate garanzie di sicurezza», spiegano fonti vicine al Cts. Sul tavolo degli esperti c’era la richiesta del Ministero dello Sviluppo economico di un parere positivo sulla riapertura dei locali notturni.

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Le misure suggerite dal Cts: dall’obbligo del Green Pass all’uso della mascherina

«L’invito al Cts è quello di esprimersi e di superare l’attuale regima di assoluta sospensione delle attività delle sale da ballo, discoteche e locali assimilati, prevedendone l’apertura, pur mantenendo il rispetto delle misure di prevenzione, fra cui l’accesso con obbligo di Green pass e l’individuazione di limiti di capienza massima», ha dichiarato il Mise. Ma la proposta pare sia caduta nel vuoto: «Mi rendo conto che la situazione è difficile dopo un anno di chiusura, ma noi siamo tecnici. Lasciamo alla politica le decisioni», ha detto a «Il Messaggero» Fabio Ciciliano, componente del Cts. Il portavoce Silvio Brusaferro ha spiegato che è opportuna «una progressione graduale nelle riaperture, basata sul costante monitoraggio dell’andamento dell’epidemia combinato con la progressione delle coperture vaccinali nonché degli effetti delle riaperture stesse».

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Salvini: «Apriamo tutto, all’estero l’hanno già fatto»

Chi spinge per la riapertura delle discoteche il leader della Lega Matteo Salvini: «Occorre far tornare a lavorare tutti quelli che ora non possono. Bisogna riaprire anche le discoteche. Perché questa sera ci saranno 40mila spettatori allo stadio, mentre 400 persone con green pass non possono andare in un locale da ballo?». E ancora: «Milano è una delle capitali del divertimento sano, ci sono migliaia di posti di lavoro. La nostra richiesta è di riaprire tutto per tutti», ha dichiarato il segretario del Carroccio, che poi ha rilanciato: «Ma che ragionamento scientifico è il 75%? perché non il 78,8 allora? Apriamo tutto. All’estero sono aperti a piena capienza».

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Capienza in aumento per stadi, cinema e teatri: il nodo discoteche, cosa dicono gli esperti del Cts

Ma il Cts è cauto, suggerisce che il Paese torni alla normalità gradualmente. Il comitato per gli eventi sportivi raccomanda che “la capienza negli impianti debba essere rispettata utilizzando tutti i settori e non solo una parte al fine di evitare il verificarsi di assembramenti in alcune zone e che siano rispettate le indicazioni all’uso delle mascherine chirurgiche e ci sia la vigilanza sul rispetto delle prescrizioni”. Per teatri, cinema e sale di concerto l’invito a “rispettare le indicazioni all’uso delle mascherine durante tutte le fasi degli eventi”, nonchè a porre “massima attenzione alla qualità degli impianti di aereazione”. Il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri ha spiegato poi: «Credo che arriveremo a togliere la quarantena ai vaccinati passando per una ulteriore riduzione. E’ un momento di transizione questo, le cose stanno andando molto bene, osserviamo ciò che accadrà nelle prossime settimane come i contagi dopo aver riaperto tutto, comprese le scuole. Poi penso che sia auspicabile e di buonsenso liberare chi è vaccinato dalle quarantene». Se non si fa subito, ha sottolineato l’esperto, «è perché vi è sempre il rischio di varianti». Leggi anche l’articolo —> Giorgetti: «Draghi al Colle per gli interessi del Paese», la strategia per andare subito al voto

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