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Caso Becciu, annullato il rinvio a giudizio: il processo riparte da zero

07/10/2021 11:39

Il 5 ottobre scorso ha avuto luogo la seconda udienza del processo sulla compravendita-truffa di un palazzo al centro di Londra con fondi della Segreteria di Stato. Il Tribunale vaticano ha accolto le richieste delle difese: accedere ad atti non ancora messi a disposizione dalla pubblica accusa, ricominciare le indagini su una serie di capi di imputazione. In sostanza il processo ripartirà da zero.

cardinale becciu

Cardinale Becciu processo riparte da zero: annullato il rinvio a giudizio

Il caso del cardinale Becciu riguarda il palazzo di Sloane avenue, situato nell’esclusivo quartiere londinese di Chelsea. Il palazzo fu acquistato all’epoca in cui Sostituto agli affari generali era proprio il cardinale Angelo Becciu e il danno alle casse vaticane è stimato tra i 77 e i 175 milioni di euro. La Corte deve ora stabilire chi ha truffato, chi è stato truffato, chi ha incassato eventuali dividendi.

Coinvolti nel caso, oltre a Becciu, i finanzieri Raffaele Mincione e Gianluigi Torzi e di mons. Mauro Carlino. Gli avvocati difensori di Fabrizio Tirabassi, dipendente del reparto amministrativo della Segreteria di Stato hanno spiegato dopo l’udienza di martedì l’esito della stessa. “Il Tribunale vaticano ha annullato il rinvio a giudizio del nostro assistito, Fabrizio Tirabassi e di altri importanti e fondamentali protagonisti della vicenda come il card. Angelo Becciu, i finanzieri Raffaele Mincione e Gianluigi Torzi e di mons. Mauro Carlino. Di fatto il clamoroso processo sulla vendita dell’immobile di Sloane Square è di fatto azzerato e limitato ad ipotesi di reato secondarie”. Il processo dunque ripartirà da zero, il prossimo 17 novembre.

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Angelo Becciu

Caso del cardinale Becciu: mancano alcuni atti

L’esito dell’udienza ha due motivi principali: il mancato interrogatorio degli imputati, ma, soprattutto, il mancato deposito degli atti. Mancano infatti le registrazioni audio e video dell’interrogatorio del testimone-chiave mons. Alberto Perlasca, ancora oggi mancanti e non disponibili alla difesa, nonostante l’ordinanza sul loro deposito emanata dal Tribunale nella precedente udienza del 27 luglio scorso. “Ricordiamo che Perlasca inizialmente indagato e gravemente indiziato per gli stessi reati è stato archiviato senza un formale provvedimento che motivasse tale scelta”. Così hanno dichiarato gli avvocati di Tirabassi.>>Tutte le notizie

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