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Stop al cashback dal 30 giugno, Draghi manda in soffitta la misura di Conte

29/06/2021 11:59

La cabina di regia si è riunita ieri, 28 giugno 2021, a Palazzo Chigi e ha decretato lo stop al cashback. Questo significa che non prenderà il via la seconda fase. Il cashback si ferma qui e tutti coloro che hanno partecipato all’iniziativa riceveranno i rimborsi entro un paio di mesi. La prima fase si bloccherà domani, 30 giugno. Secondo il provvedimento deciso dal Governo, non si potrà ricominciare al accumulare credito dal 1° luglio.

Cashback

Cashback sospeso dal 30 giugno

L’operazione cashback si fermerà il 30 giugno con il pagamento delle somme accumulate con i pagamenti delle carte di debito e credito. Inoltre è previsto un “superpremio” da 1.500 euro ai maggiori utilizzatori del pagamento elettronico. La Cabina di regia ha stabilito che dal primo luglio non si farà più il cashback.

Il cashback è un’operazione che ha fortemente voluto l’ex premier Giuseppe Conte. Lo scopo era quello di incentivare i pagamenti agli esercenti con le carte di debito e credito piuttosto che utilizzare i contanti. Erano previste due fasi. La prima si concluderà domani, 30 giugno, e tutti i partecipanti riceveranno i rimborsi. La seconda avrebbe dovuto iniziare il 1° luglio e finire il 31 dicembre 2021 ma a quanto si apprende, è stata sospesa.

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Cashback rimborsi

I risultati del primo (e ultimo) semestre: i rimborsi

Sono più di 720 milioni le transizioni degli 8 milioni di utenti che hanno registrato i pagamenti sull’app IO. Di questi, 5,89 milioni hanno superato la soglia minima di 50 transazioni per ricevere un ritorno del 10% di ogni transazione effettuata. Il massimo della somma restituita è di 150 euro. Alcuni di questi hanno i numeri per ottenere il supercashback da 1.500 euro.

Non ha tutti però piace il cashback, primo fra tutti Mario Draghi che ha optato per la sospensione della misura. Tra i più critici anche Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni che, proprio di recente, aveva presentato una mozione al Senato respinta però da Palazzo Madama. Nella stessa occasione però era stata accolta la mozione che dichiarava le “criticità” del sistema e uno studio per correggerne i buchi.>>Tutte le notizie

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