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Chi è Caterina Caselli: carriera, vita privata, malattia e curiosità sulla cantante modenese

10/02/2022 14:41 - Aggiornamento 10/02/2022 14:42

Chi è Caterina Caselli, la cantante, produttrice discografica, attrice e conduttrice tv, conosciuta anche come Casco d’oro per la particolare acconciatura che la caratterizzava nel periodo di maggior successo. L’artista è nota al grande pubblico soprattutto per la canzone del 1966 «Nessuno mi può giudicare». Ricostruiamo la sua carriera, svelando qualche curiosità.

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Chi è Caterina Caselli: carriera, vita privata, malattia e curiosità sulla cantante

Caterina Caselli è nata a Modena il 10 aprile del 1946. Dunque oggi ha 75 anni. Un drammatico evento ha sconvolto la sua vita: nel 1960, quando aveva solo 14 anni, il padre si suicida, lasciando la moglie e le due figlie. A 17 anni la partecipazione alla rassegna Voci Nuove di Castrocaro. In quell’occasione la nota il discografico Alberto Carisch: la Caselli viene così scrittura dalla milanese MRC. Riesce ad incidere il primo singolo Sciocca/Ti telefono tutte le sere, un 45 giri che non ebbe successo. L’anno successivo, dopo aver firmato per la CGD della famiglia Sugar, si è messa in mostra al Cantagiro con «Sono qui con voi», versione italiana di «Baby please don’t go» di Joe Williams. Il colpo di fortuna arriva nel 1966, quando Celentano si presenta al Festival di Sanremo con «Il ragazzo della via Gluck», scartando il singolo «Nessuno mi può giudicare», già confezionato per lui e che viene affidato alla giovane cantante, che lo canterà in coppia con Gene Pitney. «Nessuno mi può giudicare» resta al primo posto della classifica per 11 settimane consecutive. Sull’onda di questo successo discografico il regista Ettore Maria Fizzarotti la chiama per girare l’omonima pellicola sentimentale, con Laura Efrikian, Nino Taranto e Gino Bramieri.

Caterina caselli

Tra i brani più famosi “Perdono”, “L’uomo d’oro” e “Cento giorni”: il ritiro dalle scene nel 1975

Caterina Caselli è famosa anche per altri brani come «Perdono», «L’uomo d’oro», «Insieme a te non ci sto più», «Cento giorni» e «Re di cuori». Dopo il matrimonio nel giugno del 1970 con Piero Sugar, figlio di Ladislao, responsabile dell’omonima casa discografica, dirada l’attività, continuando comunque a cantare ancora per qualche anno. A ottobre partecipa con buon successo a Canzonissima dove, in finale, si cimenta in Viale Kennedy. Nel 1971, dopo il Festival di Sanremo al quale si presenta con «Ninna nanna (cuore mio)» in coppia con i Dik Dik, ha interpretato «La casa degli angeli» a una puntata di Senza Rete con Peppino Di Capri. Dopo il ritiro dalle scene nel 1975 si è dedicata soprattutto all’attività di produttrice discografica. Nel 2009 è stata tra gli artisti italiani che si sono riuniti nel progetto Artisti uniti per l’Abruzzo. 

caterina caselli

Caterina Caselli e il tumore: la dolorosa confessione

In un’intervista a «7», l’allegato del «Corriere della Sera», la Caselli ha ripercorso le tappe della sua vita privata e carriera, tra cui anche gli ultimi anni segnati dalla lotta al tumore. «Ho attraversato un lungo periodo difficile. Ho vissuto il male in privato, in famiglia, sotto la parrucca. Poi mi sono abituata ai nuovi capelli che iniziavano a ricrescere. Fino a qualche anno fa pensavo che la mia vita fosse infinita. Questa esperienza mi ha fatto capire che non lo è. Il dolore non si delega: nessuno te lo può togliere», ha confessato l’artista. La Caselli ha voluto mantenere nascosta la malattia alla madre che già aveva i suoi problemi di salute e che se ne è andata senza sapere del cancro della sua adorata Caterina: «Ti rendi conto delle cose che contano, degli affetti che contano e anche dei privilegi che hai. Le priorità cambiano. Devi fare leva sulla tua pazienza, devi trovare la forza che hai, che è latente, devi stimolarla, perché va e viene. Non puoi essere sempre al top. Ci sono momenti in cui non stai bene!», ha dichiarato l’interprete. Leggi anche l’articolo —> Caterina Caselli malattia, la lotta contro il cancro: «Ho vissuto il male in privato, sotto la parrucca!»

Caterina caselli

 

 

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