Vai al contenuto

Causin (Europeisti): “Bruciare l’ipotesi Conte? A quel punto meglio andare a votare”

29/01/2021 09:36 - Aggiornamento 29/01/2021 09:43

Consultazioni governo, dopo la giornata di Pd e Renzi al Colle, con l’ipotesi di reincarico al premier uscente Giuseppe Conte che si allontana, oggi sarà il turno del centrodestra. Mentre crescono le quotazioni di incarico esplorativo, magari affidato al presidente della Camera Roberto Fico, questa mattina ci sono da registrare le parole di uno degli esponenti della prima ora dei cosiddetti “responsabili”.

consultazioni governo Causin

Parliamo del senatore Andrea Causin, vicepresidente del gruppo “Europeisti” nato nei giorni scorsi sull’onda della campagna “responsabili” per Conte. L’ex esponente di Forza Italia è intervenuto ai microfoni di Radio Cusano Campus per un’analisi a tutto campo sulla crisi, fino a parlare dell’ipotetico “partito di Conte” di cui, i neonati “Europeisti”, sono nei fatti il primo embrione.

Consultazioni governo, Causin (Europeisti): “Non oso pensare cosa succederebbe se ci fosse un governo sovranisti in collisione con l’Ue”

Sulla nascita del gruppo Europeisti al Senato Casin rivendica la “sincerità” politica dell’operazione. “Se non dessimo fastidio non ci avrebbero attaccato”, ha affermato. “Il fatto che siamo riusciti a costituire questo gruppo ha dato fastidio a molti, quindi l’ironia che viene fatta nei nostri confronti ci sta. Qualcuno si aspettava che mettessimo dentro personalità che meglio si prestavano ad attacchi, invece siamo tutte persone normali, che hanno una visione comune dell’Europa”.

Consultazioni governo, Causin dice: “Siamo andati al Quirinale, abbiamo detto quello che volevamo dire e stiamo facendo il nostro lavoro. Lo spirito del nostro gruppo –  ha proseguito il senatore – parte dall’intervento del Presidente Conte e dal fatto che oggi l’Italia si salva solo grazie all’Europa. Non oso pensare cosa succederebbe se ci fosse un governo sovranisti che entrasse in rotta di collisione con l’UE”.

“Siamo stati molto chiari con il Presidente della Repubblica – ha aggiunto Causin – noi siamo per il Conte ter, non vogliamo neanche trovarci nella condizione di fare una riflessione su un governo senza Conte, perché bruciare l’ipotesi Conte significherebbe tenere aperta la crisi per un’altra ventina di giorni, a quel punto meglio andare a votare”.

ARTICOLO | Bonino: «No a Conte Ter, serve una svolta. Ecco perché…»

ARTICOLO | Crisi di governo, Gentiloni Premier e Draghi all’Economia: la nuova strategia di Renzi

“Europeisti partito del premier Conte? Prematuro dirlo, non sono deluso da FI ma mi rendo conto che si trovi in imbarazzo in questo centrodestra”

E sul tema “Europeisti partito del premier Conte” Causin invece è più prudente. “E’ prematuro dirlo perché ad oggi noi lavoriamo sul 2023. Il tema oggi è far partire il governo”, dice. “All’orizzonte ovviamente c’è l’idea che Giuseppe Conte possa essere una risorsa anche in uno scenario elettorale per una forza di centro europeista. Noi – spiega il senatore – magari saremo una parte di quello che nascerà, non c’è l’esclusiva, anche perché puntiamo ad un consenso ampio”.

Su Forza Italia, formazione politica da cui Causin proviene, il vicepresidente del gruppo “Europeisti” è altrettanto chiaro. “Non sono deluso da FI”, afferma. “Mi rendo conto che si trovi in imbarazzo in una condizione in cui il centrodestra è diventato destra-destra. In tempi diversi, con un Paese diverso, FI sarebbe stata protagonista in un’operazione di governo di salvezza nazionale, oggi non riesce a farlo perché è marginale in una coalizione dominata da Lega e FDI”.

“Anche mezza Lega è nella situazione di FI – conclude Causin – c’è la parte legata a Giorgetti che è governista e riconosce il ruolo dell’Europa e non ha paura di dirlo. Con Berlusconi ho parlato tre giorni prima di assumere questa decisione, quando prendo la decisione non torno indietro. Ci siamo confrontati, ma quando uno assume una decisione poi non può rinegoziarla”. >> Le notizie di politica italiana

Continua a leggere su UrbanPost