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Coronavirus, bimba contagiata: «Le abbiamo detto che dentro ha un fiorellino che non le farà male»

28/02/2020 16:17 - Aggiornamento 28/02/2020 16:22

Il papà della bimba di 8 anni risultata positiva al coronavirus a Curtarolo, nel padovano, ha rilasciato un’intervista a Il Mattino, in cui ha parlato delle sue ansie da genitore. Ora la bambina gioca e disegna felice sotto lo sguardo di mamma e papà, che valutano con attenzione ogni minimo sintomo, centellinando i singoli colpi di tosse. La piccola avrebbe preso il Covid-19 il giorno di San Valentino, ad una cena al circolo degli Alpini di Limena, dove era presente tutta la famiglia. Contagiati il nonno di 68 anni in terapia intensiva, la moglie coetanea, un figlio di questi positivo; e una bimba. Negativi i due genitori di quest’ultima e l’altra figlia della coppia.

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Coronavirus, bimba contagiata: «Le abbiamo detto che dentro ha un fiorellino che non le farà male»

«Mia figlia, al momento, è asintomatica. I miei incubi comunque sono due: ho anche mio padre in terapia intensiva» – ha spiegato l’uomo a Il Mattino«Mercoledì mattina alle 9. 45 il laboratorio analisi ci ha comunicato la positività. Non so come ho fatto a reggermi in piedi. Non è facile sentirselo dire, anche se, al momento, mia figlia non ha nemmeno una linea di febbre. (…) Ho pensato a lei, a ciò che potrà accadere da qui in avanti. Ho pensato anche agli altri bambini, a tutti quelli che sono venuti a contatto con lei. La scuola che frequenta è stata chiusa, i suoi compagni dovranno fare tutti il tampone». L’altra figlia, quella di tre anni, è risultata invece negativa al Covid-19. La famiglia per far fronte alla difficile situazione si è organizzata così: «Noi siamo in quarantena, tutti insieme. Ovviamente facciamo attenzione a ogni minimo segnale, per cogliere ogni eventuale evoluzione».

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«Non ci può essere una simile caccia all’appestato»

Alla bimba i genitori hanno cercato di spiegare cosa fosse il coronavirus: «La verità: a casa da scuola già era al settimo cielo. In questa condizione ogni comunicazione è più semplice. Il virus al microscopio somiglia alla corolla di un fiore con tanti piccoli petali rossi. Ho detto alla mia bambina di non preoccuparsi, perché dentro di lei c’è un fiorellino che non le farà male in alcun modo. Lei l’ha preso come un gioco. L’abbiamo rassicurata, le abbiamo detto di fidarsi dei medici».
La piccola, infatti, è assolutamente serena: «Gioca e basta. Ai compiti per casa non ci pensa neanche lontanamente». Qualcosa però ha fatto male al papà«Noi siamo disperati, non è facile gestire una emergenza del genere che ti piomba in casa. Però vedere lei tranquilla ci dà la forza di andare avanti. Fuori comunque è uno schifo. Qualcuno del paese ha messo in rete i dati sensibili miei, della mia famiglia, di mia figlia. Non può essere dignitosa una cosa del genere. Non ci può essere una simile caccia all’appestato». Un fatto assurdo: «Un’ora prima che il laboratorio ci comunicasse la positività di mia figlia già i nostri nomi giravano in rete. C’è gente irresponsabile che sui social, specie sui gruppi Facebook dei paesi, fomenta odio e paura. Ho già contattato i carabinieri. Le indagini sono in corso», ha concluso dispiaciuto il padre della bambina.

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(immagini di repertorio)