Il bilancio del coronavirus che ha colpito la Cina si aggrava quotidianamente: dall’inizio dell’epidemia si contano oggi 170 morti e più di 7000 casi di contagio. Nella sola giornata di ieri, mercoledì 29 gennaio 2020, il governo cinese ha comunicato oltre 1.700 nuovi casi in tutto il territorio, di cui più di mille solo nella provincia focolaio dell’infezione. Trentotto i decessi nell’arco delle 24 ore che segnano il più alto numero di morti giornaliere dall’inizio del contagio. Circa 60 milioni di persone sono bloccate nelle varie città cinesi per i divieti imposti dalle autorità nei giorni scorsi. E intanto anche nel resto del mondo si cominciano a moltiplicare i casi di contagio: almeno 91 quelli confermati, 5 dei quali negli Stati Uniti.
Coronavirus Cina, casi di contagio tra i cittadini esteri rimpatriati
E mentre oggi dovrebbero finalmente essere attivate le procedure di rimpatrio dei cittadini italiani a Wuhan, alcuni stati hanno già provveduto al rientro dei propri. Due voli hanno rimpatriato oltre 400 giapponesi, di cui – stando al Ministero della Salute nipponico – almeno tre hanno ricevuto una diagnosi da coronavirus. Attualmente in quarantena a Tokio, solo uno dei pazienti presenterebbe febbre, mentre gli altri due sarebbero privi di ogni sintomo. Anche per i cittadini italiani di ritorno da Wuhan è prevista una quarantena di 15 giorni ma – avvertono – solo in via precauzionale.
Nella tarda serata di ieri, a Roma, si è manifestato un presunto caso di coronavirus: un turista cinese, arrivato nella capitale da un paio di giorni, è stato soccorso in un albergo di via Cavour da un’ambulanza. Scattate tutte le procedure disposte per il coronavirus, il personale sanitario, con mascherine e tute bianche, ha soccorso l’uomo trasportandolo all’ospedale Spallanzani per essere sottoposto al test.
Ripercussioni sull’economia
L’infezione da coronavirus diffusasi a partire dalla Cina sta iniziando a manifestare i propri riscontri anche a livello economico: Ikea, Mc Donald e altri colossi hanno deciso di abbassare le saracinesche di tutti gli store in Cina. La Borsa di Taiwan inizia a cedere. La Chinese Football Association – ovvero la Federcalcio cinese – ha annunciato in un comunicato di rinviare tutte le partite in programma nel 2020 a causa dell’epidemia da coronavirus di Wuhan.
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