Vai al contenuto

Coronavirus incubazione 5 giorni, sintomi dopo 11: chiarimenti da un recente studio americano

20/03/2020 10:15 - Aggiornamento 20/03/2020 10:19

33.190 positivi, 3.405 deceduti e 4.440 guariti. I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 2.498, con un incremento dell’8% rispetto alla giornata di ieri. Sono questi i numeri dell’ultimo bollettino diffusi dal dipartimento della protezione civile. Per decessi l’Italia supera la Cina, focolaio del coronavirus. Una notizia spaventevole, che desta parecchia preoccupazione e tutta una serie di dubbi. Quanto dura l’incubazione? Quando fanno la comparsa i primi sintomi del Covid-19? Cosa dobbiamo aspettarci nei prossimi giorni?

coronavirus incubazione

Coronavirus incubazione 5 giorni, sintomi dopo 11: chiarimenti da un recente studio

Sulla durata del periodo di incubazione e l’insorgere dei primi segnali del coronavirus vogliamo segnalarvi uno studio condotto dall’università americana John Hopkins, pubblicato sulla rivista scientifica Annals of Internal Medicine, rilanciato dall’Huff Post. La media dell’incubazione da Covid-19 è di cinque giorni, ma la maggior parte dei casi rivela i sintomi dopo undici giorni. La ricerca è stata condotta su 181 casi provenienti specialmente dalla Cina, soprattutto dalla zona di Hubei, fonte dell’epidemia e regione più colpita, e rilevati prima del 24 febbraio 2020. Si tratta di persone che erano in grado di avere un’idea del periodo di contagio: gente che magari aveva viaggiato da o verso Wuhan, la città del Sol Levante da cui è partito tutto. Dai dati raccolti è emerso che il tempo di incubazione più frequente della malattia è di 5,1 giorni e che nel 97,5% dei casi i sintomi, come febbre e tosse, compaiono entro 11,5 giorni dall’infezione.

incubazione coronavirus

I dati della ricerca condotto dall’università John Hopkins

Alla luce di questo i 14 giorni di quarantena per il controllo e la prevenzione delle malattie di persone potenzialmente esposte al nuovo coronavirus sono un “periodo di tempo ragionevole per monitorare gli individui e lo sviluppo della malattia”. Justin Lessler, professore di epidemiologia della Johns Hopkins, lo ritiene un arco di tempo sufficiente: «L’attuale raccomandazione di 14 giorni per il monitoraggio attivo o per la quarantena è un periodo ragionevole, anche se alcuni casi potrebbero andare oltre». Tale studio può essere di supporto a scienziati, epidemiologi e medici per capire come limitare al minimo il contagio. Una ricerca utile per comprendere qualcosa in più su questo Covid-19 di cui si sa ancora troppo poco.

leggi anche l’articolo —> Coronavirus ultime notizie: 33.195 contagiati e 3.405 vittime