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Coronavirus, Locatelli (Css): “Vaccinazioni al via in primavera”

19/10/2020 14:32

Vaccino Coronavirus. “Si sta facendo un grande sforzo internazionale sui vaccini. Realisticamente credo che potremmo far partire le vaccinazioni per le persone fragili, le forze dell’ordine, gli operatori sanitari nei primi mesi della prossima primavera”. E’ la previsione del presidente del Consiglio superiore di sanità e componente del Cts, Franco Locatelli, in un’intervista a InBlu Radio, il network delle radio cattoliche della Cei.

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“Il lavoro di Arcuri sui tamponi è formidabile – commenta – Negli ultimi giorni siamo arrivati a oltre 150mila tamponi molecolari. E l’Italia è uno dei Paesi che fa più tamponi al mondo. In questo momento c’è anche la disponibilità dei test rapidi antigenici. Però più che di numeri parlerei di strategie perché – avverte – diventerebbe una corsa che andrebbe ad autosostenersi e sposterebbe l’asticella sempre più in alto. Dire ‘facciamo più tamponi’ è facile, mentre più complesso e articolato il discorso sull’elaborazione di una strategia in termini di sistema Paese per dar corso alla realizzazione di questi tamponi. Dobbiamo rendere più efficienti i percorsi e soprattutto diamo un ruolo importante ai medici di medicina generale”.

Vaccino Coronavirus: come va la sperimentazione in Italia

In Italia il vaccino per la Sars-Cov-2, il famigerato “Coronavirus”, è oggetto degli studi dell’Istituto nazionale Malattie infettive “Spallanzani” di Roma, la massima istituzione sanitaria italiana in materia di infettivologia. A giorni, almeno stando a quanto dichiarato tempo fa da Francesco Vaia, direttore dell’Istituto romano, dovremmo conoscere gli esiti dei primi test.

“Stiamo lavorando intensamente – ha dichiarato Vaia – abbiamo inoculato le dosi ai primi soggetti volontari, attendiamo fine ottobre per cominciare a tirare le prime somme. Se i risultati, come ci auguriamo, saranno confortanti rispetto all’immunogenicità, allora cominceremo con fase due e fase tre, a valle delle quali ci sarà tutto il percorso che potrà portarci al vaccino. Se tutto andrà bene, dopo aver completato le tre fasi, sarà commercializzabile in primavera 2021”. Tempi ancora piuttosto lunghi, dunque, almeno per la versione italiana del vaccino.

Sappiamo però di diverse multinazionali farmaceutiche coinvolte, sotto l’egida dell’Unione Europea, nell’attività di ricerca sul vaccino Coronavirus. Stando a quanto dichiarato dai rispettivi responsabili nelle ultime settimane, la sperimentazione sarebbe più avanti e potrebbe portare alla disponibilità effettiva del vaccino anti Sars-Cov-2 entro la fine dell’anno. Un’azienda, AstraZeneca, parla addirittura di una disponibilità delle prime dosi di vaccino a novembre 2020.

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Intanto la Russia annuncia: “Vaccino pronto per la somministrazione entro 2 mesi”

A Mosca si comincerà a somministrare il vaccino contro il coronavirus entro i prossimi due mesi: parola del sindaco Sergei Sobyanin. “Cominceremo le vaccinazioni della popolazione tra dicembre e gennaio”, si legge in una dichiarazione pubblicata oggi sul suo sito web. Mosca è la città della Russia con il più alto tasso di infezioni di coronavirus, dove sono state ricoverate circa 10mila persone, incluse 1000 che necessitano dei ventilatori.  “Sono tante”, ha avvertito Sobyanin. Tuttavia, ha aggiunto che un ritorno alle misure restrittive che all’inizio di quest’anno hanno devastato l’economia sarebbe ”inaccettabile e impossibile”. Secondo il sindaco, ”la strategia ottimale sarebbe trovare una via di mezzo tra la chiusura della città e l’abbandono completo delle misure restrittive”. >> Tutte le notizie sul Coronavirus

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