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Coronavirus Lombardia, infermiera risponde a Roberto Saviano: «Vuole solo fare un processo»

20/04/2020 10:05 - Aggiornamento 20/04/2020 10:09

Coronavirus Lombardia. Su ‘Repubblica’ la lettera di un’infermiera che lavora dai tempi dell’emergenza in un reparto Covid-19. Parole toccanti che raccontano la situazione surreale vissuta nelle ultime settimane, l’andirivieni di pazienti positivi, la speranza che tutto passi presto, ma non solo. Sul finale la giovane ha voluto replicare ad un articolo di Roberto Saviano dal titolo La Lombardia e la debolezza di credersi invincibili. Gli errori della regione ex feudo di Formigoni e Berlusconi, in cui si rifletteva sugli errori commessi dalla Lombardia dall’insorgere dei primi casi.

Coronavirus infermiera Saviano

Coronavirus Lombardia, infermiera risponde a Roberto Saviano: «Vuole solo fare un processo»

«Sono un’infermiera di 24 anni che è stata trasferita in un reparto Covid allestito in fretta e furia nell’azienda privata in cui lavoro. Durante l’ultimo turno di notte, mi trovo a chiacchierare con un paziente di 50 anni che mi racconta tutto quello che ha passato e io commossa gli dico: “Sicuramente questa esperienza se la porterà per il resto della vita!” Lui: “Sì, mi ha cambiato profondamente e secondo me cambierà tutti quanti!” Io stupita replico: “lo spero di cuore, perché se neanche una pandemia fa cambiare siamo messi male”», comincia così la lettera della giovane infermiera, la quale ha provato a riassumere quanto ha visto in questi giorni tanto dolorosi: «È stato un mese difficile: ambiente nuovo, colleghi nuovi, tipologia di pazienti nuova, isolamento per paura di contagiare la famiglia, lontananza dagli affetti, abitudini scombinate, tristezza, smarrimento. Andare ogni giorno in reparto e vedere persone sole e malate, spaventate e stanche di respirare mi ha segnato. Mi ha colpito che durante questi giorni, in cui un’intera nazione è piegata, si sente ripetere lo slogan: “Andrà tutto bene”. Fa sorridere e a me fa pensare proprio a quello che mi diceva il mio paziente. Andrà bene? Da questa situazione impareremo il valore del sacrificio, dell’attesa, della misericordia, della carità?».

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La lettera dell’infermiera pubblicata su ‘Repubblica’

Poi l’affondo sullo scrittore napoletano: «Il giorno dopo il dialogo con il mio paziente, mi trovo a leggere un articolo di Roberto Saviano che mi lascia senza parole e piena di profonda tristezza (La Lombardia e la debolezza di credersi invincibili. Gli errori della regione ex feudo di Formigoni e Berlusconi, 15/04/2020). Tutto quello che nel mio piccolo sto scoprendo sembra messo in discussione dal suo pezzo, in cui si parla solo di come la Lombardia ha sbagliato. Mi interroga il fastidio che mi ha generato. Decido di rispondere a Saviano e raccontargli ciò che sto scoprendo. Mi incuriosisce sapere perché, se diciamo che andrà tutto bene e che la vita possa diventare più bella, la sua posizione sul futuro è riassunta da un articolo pieno di polemica, di condanne per chi ha sbagliato, di rabbia e di tristezza».

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«Perché Saviano l’unica cosa che propone è processare chi è venuto meno ai suoi doveri?»

Nelle battute finali della lettera dell’infermiera pubblicata su ‘Repubblica’ si legge: «Essere privati di tutto non ha cambiato niente? Non ha mosso il cuore alla compassione? Perché, al posto di desiderare un futuro di rinascita, l’unica cosa che propone è processare chi è venuto meno ai suoi doveri? Io non difendo le persone che possono aver sbagliato ed è giusto guardare in faccia gli errori, ma non per condannare ed eliminare qualcuno, ma per far sì che questi errori possano aprire a uno spiraglio di cambiamento. Auguro a tutti che questo tempo inaspettato possa veramente portare uno sguardo di novità sulle cose. A me sta capitando»leggi anche l’articolo —> Coronavirus dati 19 aprile 2020: +486 nuovi positivi, in totale sono 47mila i guariti