Coronavirus ospedale d’emergenza a Milano. Il capoluogo lombardo come Wuhan, in Cina. Prende piede il progetto di trasformare un padiglione della ex Fiera di Milano in un reparto di terapia intensiva. L’assessore alla Sanità della regione Lombardia Giulio Gallera lo va ripetendo da almeno due giorni.
Le terapie intensive lombarde sono al limite della capienza, se l’epidemia non arresta la sua crescita non saranno più in grado di assistere tutti i pazienti contagiati da Coronavirus con gravi difficoltà respiratorie. Di qui la strada che porta all’ospedale d’emergenza, che deve essere approntato in tempi record, proprio come a Wuhan (foto qui sotto).
Coronavirus ospedale d’emergenza a Milano: creare almeno altri 600 posti in terapia intensiva
La Lombardia con quasi seimila casi e 3.785 ricoverati a ieri è la regione più colpita dal coronavirus in Italia. I reparti di terapia intensiva sono oltre il limite massimo di capienza, con 466 pazienti in carico. La Regione pensa dunque di trasformare un ex padiglione fieristico della Fiera Milano City, grande 12 mila metri quadrati, in una mega terapia intensiva con capienza di almeno 600 posti. “Al suo interno devono essere installati venti prefabbricati da 30 letti ciascuno, dove attaccare le macchine per la ventilazione meccanica”, spiega Simona Ravizza sul Corriere della Sera.
Il governatore lombardo Attilio Fontana, da giorni in pressing sul governo anche per provvedimenti più restrittivi alla circolazione delle persone, di concerto con Gallera ha scritto a Palazzo Chigi del progetto del nuovo ospedale d’emergenza, da realizzare in tempi rapidissimi. «A seguito dell’aumento dei casi riscontrati e della conseguente necessità di ricovero per pazienti che necessitano di ausili respiratori e assistenza intensiva, Regione Lombardia sta convertendo tutti gli spazi possibili e disponibili in aree per Terapie intensive e ha avviato l’ ulteriore conversione di aree socio-sanitarie – scrivono Fontana e Gallera – Tuttavia la numerosità dei nuovi casi richiede ulteriori azioni per le quali siamo a chiedere il vostro intervento».
Appunto, per la trasformazione dell’ex-padiglione fieristico in un mega reparto di rianimazione servono, oltre alla struttura per cui la Regione si appoggerebbe a Fiera Milano, i macchinari e soprattutto il personale. Il sito individuato è già dotato di tutte le alimentazioni elettriche per la portata necessaria. “La Fiera stessa è in grado di garantire in tempi record i prefabbricati necessari, ossia strutture temporanee mobili (…) previste di impianto di espulsione di aria filtrata, impianto gas medicinali, impianto elettrico dotato di continuità elettrica”, scrive il Corriere della sera.
La Lombardia al Governo: “Servono letti, ventilatori polmonari, 500 medici, 1300 infermieri”
Ma la Regione Lombardia chiede al governo di provvedere alle attrezzature necessarie e al personale: «La dotazione dovrà prevedere ventilatori polmonari, sistema di monitoraggio, letti di terapia intensiva e apparecchiature accessorie. In termini di risorse professionali, trattandosi di una situazione di emergenza e, assumendo come necessari un medico ogni 8 pazienti e un infermiere ogni 3 pazienti, con guardia attiva, sono necessari 450/500 medici intensivisti e 1.200/1.300 infermieri. >> Tutte le notizie sul coronavirus