Sul coprifuoco, il ministro Boccia annuncia la marcia indietro: a Natale, la messa può essere celebrata qualche ora prima, senza essere eretici. Restano allo studio le possibili misure da adottare per il Dpcm previsto entro il 3 dicembre, che ci accompagnerà durante le feste natalizie. Nonostante si fosse parlato di posticipare il coprifuoco in vista delle celebrazioni religiose per la notte del 24, il governo ha fatto marcia indietro.
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Marcia indietro sul coprifuoco posticipato
Durante l’incontro con i governatori delle regioni, i ministri Speranza e Boccia hanno difeso il Dpcm attuale. Secondo il governo, le restrizioni impose a zone sul territorio nazionale stanno portando i loro frutti. In vista del Dpcm per l’inizio di dicembre, che determinerà le restrizioni per le feste di Natale, i ministri hanno confermato che non c’è apertura per quanto riguarda il coprifuoco per la sera del 24, contrariamente a quanto si era pensato in precedenza.
Boccia, Natale: “Non è eresia far nascere Gesù due ore prima”
In questa occasione, il ministro agli Affari regionali Francesco Boccia ha affermato: “Seguire la messa, e lo dico da cattolico, due ore prima o far nascere Gesù bambino due ore prima non è eresia. Eresia è non accorgersi dei malati, delle difficoltà dei medici, della gente che soffre. Questa è eresia, non facciamo i sepolcri imbiancati. Papa Francesco ha dato un esempio bellissimo a tutti nella scorsa Pasqua, a partire dalla Via Crucis. Il Natale non si fa con il cronometro ma è un atto di fede”. E’ confermato quindi, anche per la notte della Vigilia di Natale, il coprifuoco. Per tutto il territorio nazionale, così come avviene adesso anche nelle regioni gialle, non si potrà circolare per strada dalle 22 alle 5, se non per motivi di salute, necessità o lavoro. >> Tutte le news di UrbanPost