Coronavirus Italia News. Quando riaprono i parrucchieri? E barbieri ed estetisti? C’è una possibile data da segnare sul calendario e tenere a mente. Dovremmo essere nella fase calante, questo sembrano indicarci i dati dell’ultimo bollettino diffuso dal Capo della Protezione Civile Angelo Borrelli. Per il quarto giorno consecutivo registriamo dei numeri confortanti: nelle ultime 24 ore 1.555 guariti, per un totale di 24.392. Cifre che il professor Giovanni Rezza dell’Istituto Superiore di Sanità ha commentato così: «Finalmente sembra si inizi a vedere una diminuzione di nuovi casi: dopo una fase di plateau, sembra esserci una discesa, la curva tende a flettere in basso. Ma aspettiamo domani o dopodomani prima di tirare un sospiro di sollievo».
Coronavirus, parrucchieri estetisti quando riaprono? La data possibile
Uno spiraglio di luce dopo settimane faticose, con i nosocomi praticamente al collasso. Se i dati di oggi pomeriggio dovessero essere sulla falsa riga dei recenti giorni scorsi si può seriamente pensare di guardare con più serenità ad una riapertura di alcuni esercizi commerciali. Con le dovute cautele il governo sta elaborando, in queste ore, una strategia per evitare che l’emergenza Covid-19 lasci il passo ad un tracollo finanziario senza precedenti. La fase 2, come l’hanno ribattezzata i media, dovrebbe essere articolata in due step: un primo passo dopo Pasqua, che comporterebbe il riavvio delle fabbriche (e non solo); la seconda, fissata al 4 maggio, con cui si sbloccherebbe quasi in toto il paese. Non possiamo dire al 100% perché resterà ancora a lungo, questa almeno sembra essere la linea adottata dal premier Conte, il divieto di assembramento. Questo vuol dire che resteranno vigenti il metro di distanza e l’uso di mascherine. Parrucchieri, barbieri ed estetisti dovranno fare i conti con tutto questo, garantendo misure di sicurezza adeguate a clienti e dipendenti stessi.
«La riapertura potrebbe interessare tutti quei negozi dove si può prenotare telefonicamente»
Il presidente del Consiglio ha da poco firmato un nuovo DPCM con cui ha reso ufficiale il prolungamento delle restrizioni fino al 13 aprile 2020. Il giorno immediatamente successivo chi potrà tirare su la saracinesca? L’allentamento delle misure chi riguarderà? Il viceministro della Salute, Pierpaolo Sileri, ha affrontato la questione ai microfoni de La Stampa: «La riapertura potrebbe interessare tutti quei negozi dove si può prenotare telefonicamente e passare a orari prestabiliti solo per ritirare la merce». Dunque potrebbero tornare a lavoro non solo artigiani, come calzolai e falegnami, ma anche barbieri, estetisti, parrucchieri a patto che ricevano un cliente alla volta in orari diversi. Insomma si apre l’ipotesi di agire per appuntamento, evitando un sovrannumero nel locale. A Milano, come riporta Repubblica, l’unione artigiani ha proposto, infatti, di valutare una possibile riapertura di parrucchieri ed estetisti, in tempi brevi e in sicurezza. Non si sa se questa proposta verrà accolta dal governo, ma se ciò dovesse accadere a Milano, questo creerebbe un precedente anche per il resto del paese.
Parrucchieri quando riaprono? I casi di abusivismo: «C’è un’enorme preoccupazione per ciò che ci attende»
Una mancanza quella dei parrucchieri che si fa sentire (chiedete alle donne alla presa con la tintura fai da te negli ultimi giorni). Gli stessi si stanno mobilitando per combattere l’abusivismo e i comportamenti non corretti di operatori privi di qualifiche professionali, che offrono servizi a domicilio. Sara Lacchetta, presidente territoriale CNA Benessere della provincia di Imperia, titolare di un salone di acconciatura a Sanremo, a ‘Riviera 24’, ha raccontato la sua lotta, denunciando il non rispetto da parte di alcuni del decreto. «È dura, durissima, ma oggi ne va ancor di più della salute di tutti i cittadini. Bisogna difendere chi resta a casa: per questo, come presidente della categoria, rivolgo un appello agli enti preposti ed alle forze dell’ordine», ha dichiarato Sara Lacchetta. «Tutti dobbiamo pagare l’affitto del negozio, oltre magari quello di casa, i prodotti già ordinati, i fornitori, i dipendenti, i macchinari. Molti di noi hanno mutui e finanziamenti e c’è una enorme preoccupazione per ciò che ci attende, ma c’è una unica consolazione: siamo tutti sulla stessa barca. Solo insieme possiamo superare questo momento: dobbiamo adesso, assieme, rispettare le disposizioni per poter tornare presto a prenderci cura del benessere dei nostri clienti», ha concluso.