Coronavirus prefetto Serra: «C’è troppa gente in giro, serve l’esercito per strada». Sono parole forti quelle pronunciate da Achille Serra, funzionario dalla lunga carriera nella polizia di Stato e poi come prefetto di Ancona, Palermo, Firenze e Roma. Il tema è la leggerezza con cui molti italiani affrontano la prescrizione del Dcpm che vieta i movimenti se non per attività indispensabili, come recarsi al lavoro, fare la spesa e acquistare beni indispensabili come i farmaci. Da ieri un’ulteriore stretta con il nuovo modulo di autocertificazione, che prevede si dichiari di “non essere positivi al Covid-19”, strumento che sta sollevando non poche polemiche.
«Misure più stringenti per la popolazione e pene per chi non sta a casa»
«Sono necessarie misure più stringenti per la popolazione e pene per chi non sta a casa. Tutti gli italiani stanno facendo sforzi enormi e non si può vanificare tutto per una minoranza che non ha ancora capito nulla. Sono tutti possibili untori e pericolosi. Contro gli untori è necessario un rigore forte. Le pene devono essere assolutamente decisive» ha affermato Achille Serra in un’intervista a Radio Anch’io su Radio1.
Coronavirus, il prefetto Serra: «Serve l’esercito per strada»
«A mio avviso serve l’esercito – continua Serra – Sono sempre stato contrario per ovvi motivi, questo è un paese democratico e l’esercito ha delle regole precise e poi non si deve mai dare l’impressione di essere sotto una dittatura. Ma ora siamo in guerra e quindi serve l’esercito. Non c’è di fronte un nemico fisico, ma ci vogliono regole diverse. Le forze dell’ordine stanno facendo un lavoro enorme e con
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