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Coronavirus Scampia, positiva 17enne al settimo mese di gravidanza: si teme nuovo focolaio

15/07/2020 19:57

Una diciassettenne di Scampia, incinta di sette mesi, è risultata positiva al coronavirus. Ora si teme un nuovo focolaio nel campo rom dove la ragazza vive. L’Asl Napoli 1 ha già fatto partire l’indagine epidemiologica per verificare la presenza di altri casi di Covid-19. Al momento la giovane non presenta alcun sintomo, il contagio infatti è stato scoperto grazie agli accertamenti eseguiti per monitorare la gravidanza.

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coronavirus Scampia

Coronavirus Scampia, positiva una ragazza di 17 anni incinta di sette mesi

Come spiega il quotidiano Il Mattino, l’area dove si stanno effettuando gli accertamenti e dove si teme un nuovo focolaio è il villaggio nomadi gestito dal Comune di Napoli, a ridosso della Circonvallazione esterna della periferia nord. Tra quelli presenti in città, è quello composto principalmente da una componente di slavi, e quello con le percentuali più incoraggianti sull’inclusione scolastica dei bambini.  Lì, una ragazza di 17 anni rumena, incinta di sette mesi, è risultata positiva al coronavirus dopo alcuni accertamenti effettuati per monitorare la gravidanza. Al momento non presenta alcuni sintomi, ma la preoccupazione è che possa scoppiare un nuovo focolaio.

Il primo accertamento, si legge, è stato eseguito all’ospedale Moscati di Aversa. Dopo il tampone, la giovane è stata immediatamente trasferita al Secondo Policlinico. La struttura è quella che dall’inizio della pandemia ha gestito l’emergenza coronavirus. Attrezzata con un percorso dedicato che il Dipartimento Materno-Infantile ha predisposto, permette alle donne di partorire in totale sicurezza anche in caso di infezione da Covid-19.

Coronavirus Scampia, si teme un nuovo focolaio

Anche il secondo tampone ha poi confermato la positività della ragazza. Per questo ora la giovane è ricoverata nella struttura che conserverà i reparti Covid-19 dedicati alle donne e ai loro bambini fino alla fine dello stato d’emergenza. Il ricovero verrà sincronizzato su due livelli: l’assistenza ginecologica e quello più specifico per il contagio da coronavirus, in modo da poter monitorare anche il bambino al momento della nascita. Come hanno sottolineato i medici della struttura, comunque, i dati sono dalla parte dei pazienti: “Nessuna gravidanza ha avuto complicanze correlate al virus, e tutti i nati da madre Covid sono risultati poi negativi”. >>Tutte le notizie di UrbanPost