In piena emergenza coronavirus, alla chiusura totale di tutte le attività la Svezia risponde in modo sorprendente. Scuole chiuse solo per studenti sopra i 16 anni, università chiuse, divieti di assembramenti ma oltre le 500 persone, per il resto tutto come al solito. Anzi, addirittura – secondo la testimonianza di una ragazza da Göteborg riportata da Repubblica.it – derisione per gli italiani che si mettono in quarantena.
Coronavirus, la Svezia non si ferma: nessuna misura restrittiva
Il coronavirus non sembra ‘sfiorare’ nel pensiero la Svezia: e così la maggior parte degli uffici restano aperti, bus, tram e metro registrano il ‘tutto esaurito’ nelle ore di punta a Stoccolma così come nelle altre città. Nessuna misura restrittiva per quello che il Financial Times ha definito un “esperimento sanitario unico al mondo”. È il direttore della Sanità pubblica, Johan Carlson, a giustificare questa scelta ‘sconsiderata’: “Non si possono varare misure draconiane che hanno un impatto limitato sull’epidemia ma abbattono le funzioni sociali”, questo il suo pensiero. Si ricrederà com’è stato per Boris Johnson e Donald Trump?
“Situazione ancora gestibile”
La scelta adottata dal governo svedese potrebbe essere considerata una follia date anche le affermazioni di Carlson: il direttore non ha, infatti, nascosto che il numero di morti “in caso di un dilagare dell’epidemia e di sovraccarico delle strutture sanitarie, salirebbe in caso significativo”. Non solo, nonostante il ‘delirio di onnipotenza’, il paese non esclude il rischio epidemia: la conferma arriva dall’allestimento repentino di ospedali da campo per futuri contagiati da parte delle forze armate. La situazione coronavirus in Svezia, allo stato attuale, conta circa 2 mila contagi e 33 persone decedute. L’epidemiologo di Stato Anders Tegnell parla di “situazione ancora gestibile”. Ancora per quanto?
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