Corrado Augias vittima senza saperlo di una truffa informatica. Il noto giornalista, autore di 14 programmi televisivi e 6 spettacoli teatrali, con oltre 40 libri pubblicati, rispondendo alla lettera di una lettrice, ha raccontato una sua disavventura. Sembrerebbe l’ennesimo caso di phishing.
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Corrado Augias contro mail dell’Enel, ma è una truffa: social si scatenano
A scrivere a Corrado Augias Monika Verzàr, una lettrice di Trieste di origini svizzere. In una lettera la donna ha raccontato di un pasticciaccio burocratico che ha dovuto sbrogliare per ottenere la cittadinanza italiana conservando la sua. Ad un certo punto, la lettrice riporta di un impiegato all’anagrafe di Berna che le avrebbe mostrato tutti i documenti scarabocchiati che arrivano dall’Italia. Puntuale la risposta di Augias, pubblicata su “Repubblica”. Il titolo “Quella postilla tutta italiana e altre inefficienze”. Nella missiva il giornalista ha offerto tutta la sua solidarietà alla lettrice, raccontando un suo fatto personale. Il volto ha riportato di aver risposto ad una mail mal scritta dell’Enel dove gli veniva rimproverato un debito di circa 92 euro. A giudicare alcuni passaggi citati da Augias però sembrerebbe una mail di phishing. Ossia? Una truffa informatica che si basa proprio sull’invio di mail all’apparenza ufficiali che nascondono il tentativo di sottrarre dei dati agli utenti. In tal senso Enel è uno dei brand più sfruttati per mascherare questo tipo di campagne.
A giudicare dal testo che lui cita: un caso di phishing
In perfetta buona fede, il giornalista ha riportato per filo e per segno il testo illeggibile e pieno di strafalcioni di una mail che gli è arrivata tempo fa, riguardante un sollecito per un rimborso di 92,72 euro. Come spesso succede nelle mail di phishing, all’apparenza assai simili come grafica e impaginazione a quelle di aziende realmente esistenti, ma con traduzioni italiane fatte con correttori automatici, il testo presentava vari errori. Infine conteneva il classico link con l’invito ad inserire username e password. Augias ha seguito tutte le istruzioni, cadendo nel “tranello”. Poi perplesso si è chiesto: «È l’Enel che non capisco. Con la bella pubblicità che fa, così moderna, dinamica, apparentemente amichevole, non ha una persona in grado di scrivere un messaggio in un italiano comprensibile? Né un tecnico capace di organizzare una finestra di dialogo?».
Corrado Augias su “Repubblica” risponde ad una lettrice: la replica nella bufera
In poco tempo su Twitter l’hashtag #Augias è entrato in tendenza. Tra i tanti a commentare Massimo Martellini, tra i maggiori esperti di internet: «Quando dico che serve l’educazione digitale. Su Repubblica di oggi Corrado Augias che è una brava persona racconta ingenuo per filo e per segno come ha abboccato ad una mail di phishing soffermandosi sul linguaggio senza aver capito che era phishing». Ma qualcuno in redazione avrebbe potuto tendergli una mano? È questa la domanda che si pone l’account “Pazzo per Repubblica”: «Il povero Corrado Augias finisce nell’occhio del ciclone (ed è attualmente quinto nelle tendenze di Twitter) ammettendo di aver abboccato ingenuamente ad una mail di phishing che lui pensava fosse una comunicazione istituzionale dell’Enel. Qualcuno poteva aiutarlo, in redazione». Qualcuno c’è andato giù più pesante: «Epica! Peraltro temo per lui che gli abbiano trasmesso qualche bel virus». E ancora: «Cronaca di un phishing evitato per un soffio. Qualcuno chiami Corrado Augias e glielo dica però». Leggi anche l’articolo —> Zona gialla, Bassetti: «Se sarà un happy hour, gli Italiani meritano il lockdown»