L’immunologa Antonella Viola, docente all’Università di Padova e Direttrice Scientifica dell’Istituto di Ricerca Pediatrica “Città della Speranza”, ha rilasciato un’intervista a “Repubblica”, in cui ha spiegato che bisogna individuare subito i comuni più colpiti dal Covid-19 e isolarli. Le chiusure non sono più procrastinabili: «Altrimenti a Natale avremo tutta Italia in casa», ha detto la scienziata. Antonella Viola esorta chi di dovere ad assumere misure tempestive «dove gli ospedali sono in crisi, come Lombardia o Campania. Ma non serve un lockdown generalizzato. Occorre studiare il territorio e chiudere dove il virus circola di più, anche a livello di singoli comuni. Un valore di Rt sopra a 1,5 dovrebbe spingerci a intervenire».
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Covid, Antonella Viola: «Lockdown nei comuni più colpiti. Virus sarà con noi fino a maggio»
«Non abbiamo una mappa dettagliata della circolazione del virus, non sappiamo dove ci si infetta di più. Con il collega Enrico Bucci abbiamo fatto una fatica enorme a raccogliere i numeri sui contagi a scuola. Al ristorante ci prendono nome e cognome per permettere il tracciamento. Perché allora non sappiamo quanta gente si è infettata in quel contesto?», ha affermato l’immunologa Antonella Viola, lamentando la mancanza di dati certi. «Sarebbe utile sapere quanto pesano i trasporti, ad esempio. Se c’è differenza fra palestre e teatri, se lavoro o scuola sono un problema, e di quali dimensioni. Eppure fino a 10 giorni fa riuscivamo a eseguire un tracciamento soddisfacente. Abbiamo avuto tutta l’estate per studiare l’epidemia al di fuori di una situazione d’emergenza», ha sottolineato la docente all’Università di Padova e Direttrice Scientifica della “Città della Speranza”.
«Il vaccino non sarà una soluzione miracolosa, e tanto meno rapida. Creare false aspettative non farà che aumentare la rabbia delle persone»
«Anche gli aiuti economici potrebbero essere più mirati. Sapremmo spiegare ai cittadini il perché delle scelte della politica. Invece sembra mancare una programmazione per il futuro. Eppure dobbiamo prepararci a trascorrere con il Covid l’inverno. Sono 7 mesi, e non saranno facili», ha proseguito Antonella Viola, che non si è sentita di dare mendaci speranze: «Il vaccino non sarà una soluzione miracolosa, e tanto meno rapida. Creare false aspettative non farà che aumentare la rabbia delle persone. Penso che per veder migliorare la situazione dovremo aspettare fino a maggio, con il ritorno del caldo. Nel frattempo ci vuole programmazione. Le persone e le imprese devono sapere che futuro li aspetta, altrimenti è normale che si riscaldino gli animi». Leggi anche l’articolo —> Covid, Antonella Viola: «Il governo smetta di prendere in giro gli Italiani sul vaccino»