Il Covid in Gran Bretagna e in tutta Europa non sta affatto rallentando la sua corsa, i contagi anche in Italia aumentano a dismisura. Il paese è l’esempio che il coronavirus non va sottovalutato. L’Austria ha scelto di essere prudente e si sta preparando ad attuare alcune restrizioni. Intanto dall’Oms arrivano alcuni avvertimenti. La variante Delta non è la prima e non sarà l’ultima, potrebbe spuntare nuove e più pericolose mutazioni del Covid. L’Ema consiglia di proteggersi con i vaccini.
Covid contagi Italia in aumento, GB al picco, Austria si prepara in anticipo
La Gran Bretagna ha registrato un nuovo picco di casi di Covid, il livello più alto da gennaio. Nelle ultime 24 ore i contagi sono arrivati a 48.553 e a 63 i decessi (il più alto aumento giornaliero dal 26 marzo). Il ministro della Salute austriaco, Wolfgang Mueckstein, che vuole frenare l’aumento dei contagi, per fermare la diffusione del virus in tempo ha pianificato alcune misure restrittive. I vaccinati avranno maggiori possibilità in Austria. Solo loro infatti potranno accedere alle discoteche e ai locali notturni. Chi rientra da zone a rischio dovrà effettuare il tampone. Potrà ottenere il green pass solo chi ha anche ricevuto la seconda dose. Mueckstein ha anche deciso di sospendere le liberalizzazioni annunciate per il 22 luglio, come lo stop delle mascherine nei negozi.
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Risalgono i contagi in tutta Europa
Il comitato di emergenza dell’Oms ha avvertito che nuove varianti del virus potrebbero diffondersi in tutto il mondo: “Non è affatto finita”. Gli esperti hanno inoltre avvertito c’è “la forte probabilità che emergano nuove e forse più pericolose varianti che potrebbero essere ancora più difficili da controllare”.
L’Ema ha rassicurato che un ciclo completo dei vaccini anti-Covid disponibili fornisce comunque “un’alta protezione” contro tutte le varianti in circolazione, inclusa la Delta. Anche una pubblicazione sulla rivista New England Journal of Medicine dei dati che confermano l’efficacia del monodose Johnson&Johnson contro la variante Delta e la durata della risposta immunitaria per almeno otto mesi.>>Tutte le notizie