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Covid 90enne in terapia intensiva, il medico lo salva: «Nei tuoi occhi ho visto mio padre»

16/11/2020 12:28 - Aggiornamento 16/11/2020 14:44

Covid Italia. Quante storie stiamo sentendo in questi mesi sul Coronavirus e quante altre ne racconteremo ancora… Con la speranza che siano per la maggior parte a lieto fine. L’ultima arriva dalla Lombardia, a raccontarla un medico. Uno dei tanti eroi di questi giorni difficili. «Sei entrato il 01 Novembre nel nostro reparto.. quando ho letto la tua data di nascita ho subito notato che hai solo 8 giorni in più di mio papà e quindi presto farai i 91 anni». Comincia così il post di Giuseppe Vallo, medico responsabile di Riabilitazione Respiratoria al Lanzo Hospital della Valle Intelvi, nel Comasco. Un messaggio sui social dedicato ad un 90enne positivo al Covid, che in 15 giorni è uscito dalla terapia intensiva e che ora è in via di guarigione.

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Covid Italia

Covid 90enne in terapia intensiva, il medico lo salva: «Nei tuoi occhi ho visto mio padre»

«Il secondo giorno l’ossigenazione era così bassa che ho dovuto metterti un casco cpap con una percentuale di ossigeno del 100% (considerate che quello che respiriamo è il 21%). Mi hai stretto la mano e mi hai detto: “Dottore ho fatto tutto quello che volevo nella mia vita, ho 90 anni, lasciami andare”», si legge sempre nel post del dottor Giuseppe Vallo, che ha fatto di tutto per salvare la vita al suo paziente. «Il tuo sorriso e la tua dignità mi hanno stretto il cuore così forte che mi sembrava che fossi io quello a cui mancava l’ossigeno. Abbiamo lottato insieme, sono riuscito a farti vedere con un telefono i tuoi parenti, gli infermieri si sono presi cura di te, gli oss hanno fatto con amore il loro lavoro, gli addetti alle pulizie hanno pulito sempre la tua camera e oggi dopo 15 giorni ti abbiamo tirato fuori dalla camera intensiva e sei lì bello come prima…», ha raccontato il medico. E ancora: «Hai ripreso a camminare con l’aiuto super dei nostri fisioterapisti, e cerchiamo presto di mandarti a casa», si legge nel post che dà speranza.

Sei entrato il 01 Novembre nel nostro reparto.. quando ho letto la tua data di nascita ho subito notato che hai solo 8…

Pubblicato da Giuseppe Vallo su Sabato 14 novembre 2020

«Noi dobbiamo ringraziare te perché tu ci dai la speranza e la voglia di continuare ogni giorno a lottare…»

«Ci hai ringraziato così tante volte ma, la verità, é che noi dobbiamo ringraziare te perché tu ci dai la speranza e la voglia di continuare ogni giorno a lottare. Noi abbiamo salvato te e tu hai salvato noi.. E io mentre ti accarezzavo la testa per farti coraggio ho visto mio papà e il mio adorato nonno sorridere.. Grazie», conclude il dottor Giuseppe Vallo, a cui siamo grati tutti. Perché mai bisogna abituarsi al numero quotidiano dei decessi “per” e “con” Coronavirus, pensando “sono anziani” o “avevano patologie pregresse”. È una vita ed è quella l’umanità che dobbiamo ritrovare. Perché come si legge nel Talmud, il testo sacro dell’ebraismo: “Chi salva una vita salva il mondo intero”. Leggi anche l’articolo —> Coronavirus, gatto randagio consola infermiere in pausa dopo turno massacrante