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Covid, Richeldi: “Stiamo andando sulla strada giusta, ultimo Natale con privazioni”

21/11/2020 10:05

Covid Natale, come sarà? Luca Richeldi, presidente della Società italiana di pneumologia, primario al Policlinico Gemelli di Roma e componente del comitato tecnico scientifico (Cts), ha rilasciato un’intervista al Corriere della Sera. Richeldi ha parlato della situazione di emergenza sanitaria in Italia e ha affermato: “Stiamo andando sulla strada giusta”.

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Luca Richeldi

Covid, Richeldi: “Gli strumenti che abbiamo messo in campo stanno funzionando”

Il membro del comitato tecnico scientifico ha dichiarato che le misure di contenimento stanno funzionando. E questo si vede dal valore medio di Rt che è sceso nell’ultima settimana. “I decessi sono ancora alti, i ricoveri sono ancora alti, ma l’indice Rt a livello nazionale ora è sceso a poco sopra l’1 e ci sono almeno 3 regioni in cui è già sotto”. Poi ha fatto riferimento all’ultimo bollettino Covid e ha affermato che “Analizzando il trend, direi che purtroppo ci vorrà ancora qualche settimana” prima che inizi a scendere il numero dei decessi. “Mentre per i ricoveri in terapia intensiva, credo che già dalla prossima invece potremo assistere a una riduzione. I numeri sono ancora alti, è vero, ma non dobbiamo lasciarci prendere dallo spavento. Gli strumenti che abbiamo messo in campo stanno funzionando”.

Covid Natale

Covid Natale: cosa dobbiamo aspettarci?

Richeldi evidenzia poi che questo sarà “un Natale speciale”. Tornerà tutto alla normalità? “No, al contrario. Dico però che questo senso di responsabilità verso noi stessi e verso gli altri, i sacrifici e le privazioni a cui ancora ci sottoporremo, faranno in modo che questo sarà anche l’ultimo Natale così. Le buone notizie, infatti, che arrivano dal fronte dei vaccini e da quello dei farmaci antivirus, sono incoraggianti. Perciò, anche senza cenoni e senza abbracci, porteremo in famiglia lo spirito giusto, fatto di altruismo e condivisione”. Insomma non sarà un Natale come tutti gli altri ma possiamo sperare che sarà l’unico così.

Per quanto riguarda la suddivisione in zone dell’Italia Richeldi si è dimostrato a favore. “É uno strumento innovativo creato dai nostri epidemiologi che senza dubbio sta funzionando, ricordo che altri Paesi sono in lockdown totale da settimane eppure i dati non migliorano come da noi. Quando parlavo del gioco corale, pensavo anche a questo: il sistema delle tre fasce, se i numeri continueranno a migliorare, ci porterà a progressive riaperture nel Paese come a maggio, quando grande fu il lavoro dell’Inail che con i suoi calcoli sui flussi permise il ritorno al lavoro di milioni di persone in sicurezza. Arrivammo all’estate senza registrare un aumento dei casi”. >>Tutte le notizie

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