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Covid, l’immunologo Mantovani: “Il lascito del virus preoccupa, anche nei bambini”

29/08/2020 09:52 - Aggiornamento 29/08/2020 11:06

Covid news. “Stiamo vedendo dei quadri legati” al coronavirus Sars-CoV-2. “Ed è chiaro che ci sono preoccupazioni su quale sarà il lascito post Covid. Penso a chi continua ad avere problemi polmonari causati dal danno infiammatorio una volta guarito, ai lunghi strascichi che si stanno osservando in alcuni pazienti. E una delle preoccupazioni più grandi è quella che riguarda i bambini un po’ più grandi, che peraltro ho l’impressione non abbia ricevuto tanta attenzione”. A fare il punto con l’Adnkronos Salute è l’immunologo Alberto Mantovani, direttore scientifico dell’Istituto clinico Humanitas di Rozzano (Milano) e docente di Humanitas University.

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Covid news immunologo mantovani

“Sappiamo ancora poco di Covid-19, ma iniziamo a constatare conseguenze di lungo periodo in persone ormai negative”

“Abbiamo davanti una nuova malattia che ha un nome – afferma Mantovani – si chiama Multisystem Inflammatory Syndrome in Children (Mis-C)”, è associata all’esposizione a Sars-CoV-2 “e ora è meglio definita. La premessa è doverosa e va ripetuta continuamente: sappiamo davvero poco di Covid-19. Io so di non sapere. Nella storia naturale di un medico ‘anziano’ come me, succede qualche volta di confrontarsi con una malattia nuova e Covid-19 lo è”.

“Siamo davanti a una sindrome nuova di cui non si capisce il perché, se non che è coinvolta una risposta infiammatoria”, spiega Mantovani, fra gli scienziati italiani più citati al mondo. Quello che si comincia a vedere da un po’ di tempo sono casi di persone ormai negative che fanno i conti per lungo tempo con problematiche di vario genere, come se non fossero mai guarite: stanchezza, difficoltà respiratorie, perdita di capelli.

Crisanti

Covid news, Mantovani: “Il virus cambia il nostro tono infiammatorio di base”

“Non sappiamo perché succede – puntualizza Mantovani – ma al riguardo si può avere un sospetto. E’ ragionevole pensare che può succedere qualcosa che ha a che fare con quello che abbiamo definito tono infiammatorio. E’ qualcosa che non si manifesta come la febbre e che si vede associato a tante situazioni cliniche diverse: è come se venisse cambiato il reostato del nostro tono infiammatorio di base, come se si fosse alzata la ‘temperatura’ di base. E’ possibile, dato che la componente infiammatoria in Covid-19 è così dominante, che stia succedendo questo”.

Quello dell’infiammazione è uno dei temi che Mantovani tratta nel suo ultimo libro, Il fuoco interiore, edito da Mondadori. “Succede che è come se lo stato infiammatorio si alzasse, può capitare per esempio in una situazione di obesità, quando si invecchia non bene”, elenca l’immunologo. “Di questo aspetto del tono infiammatorio sotteso a manifestazioni cliniche molto diverse abbiamo discusso fra diversi esperti in un position paper pubblicato su Nature Medicine. Quelle che possiamo dire comunque è che l’infiammazione è una metanarrazione della medicina contemporanea. Attraversa diverse patologie”, continua Mantovani.

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Il Covid e le conseguenze sui bambini

Per quanto riguarda i più piccoli, ha colpito nei mesi scorsi il quadro individuato da pediatri inglesi, e osservato anche da camici bianchi di Bergamo, una delle città fra le più colpite da Covid-19 nella fase più dura dell’emergenza. I britannici lo avevano definito ‘simil Kawasaki’. “Qualche settimana fa sono usciti un paio di lavori e un editoriale sulla rivista New England Journal of Medicine. Direi che ormai sta diventando chiaro che Covid possa lasciare dei brutti ricordi”.

“In che misura –  prosegue Mantovani – quando, in che soggetti, e così via, sono tutte domande a cui non abbiamo ancora una risposta certa. Sono comunque quadri legati a una risposta infiammatoria fuori controllo. E la preoccupazione che io esprimo per le problematiche rilevate in alcuni bambini è perché ho sentito più di una persona dire che per fortuna questa malattia li risparmia. Non è sempre così”. >> Tutte le notizie sul Coronavirus