Vai al contenuto

Crisanti Covid: «Il mio piano per evitare la seconda ondata ignorato dal governo»

21/10/2020 10:03 - Aggiornamento 21/10/2020 10:13

Sull’Avvenire l’intervista ad Andrea Crisanti, ordinario di microbiologia all’università di Padova, che senza troppi giri di parole è tornato a criticare l’esecutivo per la cattiva gestione dell’emergenza Covid. «Ma possiamo continuare all’infinito a chiudere bar, ristoranti, negozi, tenere i figli a casa da scuola? L’impatto è distruttivo sulla qualità della vita delle persone. Possiamo andare avanti così?Tutte le misure che adesso sono state prese e che prenderemo avranno un effetto sul numero degli infetti e speriamo anche dei ricoverati in terapia intensiva, ma non possono essere imposte e accettate a tempo indeterminato. Il problema non è abbassare il numero dei contagi, perché questo siamo stati bravi a farlo con due mesi di lockdown. Il problema è che poi non siamo stati in grado di tenerli bassi. Se non si risolve non ne usciremo più», ha detto il virologo.

leggi anche l’articolo —> De Magistris contro De Luca: «Coprifuoco in Campania? Escalation da incapacità»

Crisanti

Covid, Crisanti: «Il mio piano per evitare la seconda ondata ignorato dal governo»

Andrea Crisanti non ha risparmiato critiche pesanti all’App Immuni: «Con pochi casi in giro sarebbe stata utilissima, oggi ci butterebbe nel caos più totale, con 12mila contagi invierebbe 150mila messaggi al giorno, ma ce l’abbiamo in Italia un sistema in grado di trattare 150mila contagi?». Poi l’esperto ha parlato di un suo progetto per evitare la seconda ondata, che è stato ignorato dal governo: «La soluzione passa attraverso la creazione di una efficace logistica per fare 400mila tamponi al giorno e farli in modo mirato. Ho presentato questo piano al governo già due mesi fa. L’investimento? 40 milioni di euro per creare il laboratorio e un milione e mezzo al giorno di reagenti. Bazzecole rispetto a quello che stiamo spendendo adesso, visto che i 150mila tamponi al giorno che vengono fatti costano 30 euro l’uno… faccia lei i conti. Fanno 4 milioni e mezzo al giorno: spendiamo troppo e in maniera non razionale».

Crisanti

«Vaccino? I tempi per svilupparlo non dipendono dalla nostra volontà né dalla montagna di quattrini che si investono»

Crisanti non ha negato che anche il comportamento delle persone ha contribuito a far risalire i contagi: «Non è stata ribadita con la dovuta evidenza la necessità di mantenere i comportamenti adeguati. Fondamentalmente non è stata detta agli italiani la verità, si è voluto dire che l’epidemia era finita. Poi purtroppo ci si è messa anche quella politica incomprensibile di alcuni miei colleghi che hanno avallato comportamenti irresponsabili, non me lo spiego proprio… Obiettivamente, anche a livello politico, si è creduto davvero che fosse finita. Perché io non posso immaginare che ci fosse malafede», ha dichiarato il virologo dell’Università di Padova.

In seguito l’esperto è entrato a gamba tesa sul problema del vaccino. Non è così scontato che esso venga individuato: «Ci sono dei farmaci che migliorano sicuramente il decorso, ma al momento nessuno che sia risolutivo. Il vaccino è la misura più efficace nel rapporto costi/impatto, ma i tempi per svilupparlo purtroppo non dipendono dalla nostra volontà né dalla montagna di quattrini che si investono». 

Crisanti

Crisanti “esperto di zanzare”: «Io mi occupo di genetica delle popolazioni, un campo chiave per combattere le epidemie»

Il professor Giorgio Palù non ha usato nei giorni scorsi mezzi termini nel definire il suo allievo Andrea Crisanti: «È entomologo, un esperto di zanzare»ha detto. Su ‘Avvenire’ l’ordinario di microbiologia all’università di Padova ha speso parole anche su questo: «Io mi occupo fondamentalmente di genetica delle popolazioni, un campo chiave per combattere le epidemie. Il fatto che io mi sia occupato di zanzare è perché trasmettono una malattia gravissima che è la malaria. Insieme ad altri collaboratori all’Imperial College di Londra abbiamo sviluppato una tecnologia rivoluzionaria che è in grado di ribaltare veramente le leggi dell’ereditarietà e trasmettere dei caratteri genetici in tutta una popolazione, che può essere delle zanzare o di qualsiasi altro organismo pericoloso. È una tecnologia complessa da spiegare. (…) Sono progetti che a livello internazionale sono stati considerati una delle scoperte più importanti della genetica negli ultimi anni». Leggi anche l’articolo —> Coronavirus, Crisanti: «Lockdown a Natale? È nell’ordine delle cose»