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Crisanti: «Con Omicron verso immunità di gregge. Meno restrizioni? Possiamo rischiare»

19/01/2022 11:52 - Aggiornamento 19/01/2022 12:00

Con la variante Omicron si riapre la possibilità di raggiungere l’immunità di gregge. È una via percorribile anche secondo Andrea Crisanti, professore ordinario di Microbiologia all’Università di Padova, che prima che si diffondesse la mutazione sudafricana forse ci credeva meno. «Non ho mai creduto a questa strategia, ma con Omicron il discorso è diverso», ha detto l’esperto.

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omicron Crisanti

Crisanti: «Con Omicron verso immunità di gregge. Meno restrizioni? Possiamo rischiare»

«Già a fine novembre dissi che bisognava aspettare prima di fasciarsi la testa per capire se la nuova variante potesse essere una buona o una cattiva. Precisai che, qualora fosse stato dimostrato che questa avesse un elevatissimo livello di trasmissibilità e al contempo una sintomatologia piuttosto blanda, il ceppo era da considerarsi un fatto positivo», ha spiegato in un’intervista concessa al «Quotidiano Nazionale». A Giovanni Panettiere il docente dell’Università dell’Università di Padova ha detto che «Omicron potrebbe contribuire ad avvicinarci ad una situazione di immunità, se è vero che protegge anche contro la più pericolosa Delta».

Crisanti ha citato uno studio: «Abbiamo risultati su poche persone coinvolte in una ricerca condotta in Sudafrica. Da questa emerge che chi si ammala di Omicron ha un incremento di anticorpi non solo contro il ceppo stesso, ma anche in risposta a Delta, in particolare se ha completato il ciclo vaccinale. Ma c’è un’altra buona notizia. L’effetto di Omicron è duplice. Pare che non solo favorisca una buona risposta anticorpale ma che prenda anche il sopravvento ed elimini tutte le altre varianti, compresa Delta che provoca una malattia molto più seria».

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«Abbiamo a che fare con un virus meno virulento di prima anche se più infettivo. Questa è una fase nuova»

Sulla possibilità di avere un vaccino specifico contro Omicron, Crisanti ha spiegato: «La mia idea è che, se la variante ha una così alta trasmissibilità, arriverà a breve al suo picco e poi inizierà a calare». E ancora: «Abbiamo a che fare con un virus meno virulento di prima anche se più infettivo. Questa è una fase nuova». Parlando dell’allentamento delle misure l’esperto ha detto: «L’ho considerata sbagliata in presenza di Delta dominante perché quella resta una variante altamente pericolosa. Con Omicron possiamo prenderci qualche rischio». Leggi anche l’articolo —> La quarta ondata mette in ginocchio gli ospedali: interventi rinviati e andirivieni di ambulanze

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